Il tema sempre più caldo del risparmio energetico si arricchisce con l’operazione termostato. Ecco che cosa prevede e cosa succederà dal 1° maggio.

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Si chiama operazione termostato ma molti ancora non sanno di che cosa si tratta. È bene però essere informati dal momento che scatterà a partire dal primo maggio. Ha a che fare con il consumo di energia, e nello specifico è un tentativo di ridurre la dipendenza dalla Russia in questo campo.

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Che cosa cambia con l’operazione termostato

A spiegare che cosa succederà con l’operazione termostato è il sito laleggepertutti.it. “Dal 1° maggio partirà la cosiddetta «operazione termostato» decisa dalla commissione Ambiente della Camera all’interno del decreto Bollette che impone dei limiti di temperatura negli edifici pubblici, scuole comprese e ospedali e casa di cura esclusi. Secondo la nuova norma, proposta dal M5S, la media ponderata della temperatura dell’aria, misurata nei singoli ambienti di ciascuna unità immobiliare, non dovrà essere superiore ai 19 gradi in inverno e minore di 27 gradi in estate, con un margine comunque di tolleranza di due gradi.

Significa che il riscaldamento potrà arrivare ad un massimo di 21 gradi e l’aria condizionata potrà partire da un minimo di 29. In questo modo si può ridurre il consumo di metano di 4 miliardi di metri cubi all’anno. La norma, che come detto partirà dagli edifici pubblici, potrebbe essere estesa in un secondo momento a tutte le case e a tutti gli uffici”.

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Altre misure al vaglio del Governo

Ma non è tutto, perché il Governo sta valutando la possibilità di diminuire il numero di lampioni accesi e le ore di illuminazione nelle città. Oltre a questo si sta pensando anche di porre dei limiti all’accensione della luce nelle parti comuni dei condomini.

Queste ultime misure però fanno discutere. Non si può non tener conto infatti della sicurezza di determinati quartieri soprattutto nelle ore più buie.

E poi chi controllerà i limiti imposti dall’operazione termostato a partire dal 1° maggio? Obiezione legittima, dato che per verificare la temperatura da rispettare bisognerebbe andare da un singolo immobile all’altro.

Foto: Shutterstock