I cambiamenti climatici portano con sè eventi atmosferici sempre più estremi e dannosi per persone, cose e ambiente che ci circonda: le assicurazioni ne stanno discutendo

I disastri ambientali non sono più un’evenienza così rara: danni a cose, persone, agricoltura sono all’ordine del giorno e ormai di ogni stagione.

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Al momento in caso di eventi atmosferici estremi una parte dei costi ricade sui governi centrali e regionali, ma una larga fetta spetta ancora alle assicurazioni: si tratta di cifre non indifferenti, pensate che dal 1995 al 2017, nella sola UE, i danni causati dal maltempo sono stati pari a 77 miliardi di Euro. Le regioni più colpite sono state l’Europa centrale, orientale e sud-orientale e anche l’Italia, insieme alla Germania, risulta fra le zone più colpite in assoluto. Tra luglio e ottobre 2021 le vittime del maltempo in Europa sono state 188 e i danni economici 15 milioni di euro.

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Di tutto ciò si è discusso il 18 e 19 ottobre a Roma, al G20 delle assicurazion dell’Insurance Summit organizzato dall’Ania (Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici): “sui cambiamenti climatici c’è l’urgenza di assumere decisioni concrete, di cambiare, per scongiurare gli effetti devastanti che sono davanti ai nostri occhi“, ha dichiarato la presidente dell’Ania Maria Bianca Farina (fonte Corrriere della Sera).

Per ora nessun allarme da parte delle assicurazioni italiane, ma un invito a guardare con più consapevolezza al futuro e ai provvedimenti da mettere in atto, sia dal punto di vista idrogeologico che di sostenibilità ambientale.