Dal cielo blu alla pioggia a catinelle: le previsioni della primavera incappano in temporali improvvisi sempre più frequenti. Ecco cosa c’entra il cambiamento climatico.

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Quante volte siamo rimasti delusi dalle previsioni meteo che davano cielo sereno e invece ci siamo ritrovati nuvole e magari pioggia? L’instabilità atmosferica, in particolare, si acuisce durante la primavera e rende difficile agli esperti elaborare previsioni sicure. Il motivo è legato al fatto che non si tratta di una vera e propria ondata di maltempo quando di temporali localizzati e improvvisi.

Il surriscaldamento climatico, poi, ci mette del proprio rendendo più frequente situazioni del genere e il meteo va in tilt. Ma come si formano questi temporali localizzati? Con l’aumento delle temperature al suolo l’aria si scalda più facilmente e, diventando più leggera, tende a salire. In questo modo, le bolle d’aria calda si raffreddano (sono dette ‘termiche’) in maniera disomogenea. E generano, in modo ugualmente sparso, temporali ed acquazzoni localizzati. Perché questo processo si interrompa deve intervenire un anticiclone che blocchi il formarsi di queste bolle fredde.

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Articolo di Paola M. Farina

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