Il crescente timore di una carenza di gas questo inverno sta alimentando l’idea di un ritorno cautelativo a stufe e camini a legna. Ma la soluzione potrebbe stare nel fotovoltaico: ecco perché

loading

Il crescente timore di una carenza di gas questo inverno sta alimentando l’idea di un ritorno cautelativo a stufe e camini a legna. È indubbio che un approccio del genere rappresenterebbe un passo indietro rispetto alla transizione green del paese. L’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa) ha rilevato che in Lombardia il 39% delle emissioni di PM10 deriva dall’impiego di camini a legna domestici (spesso di vecchia generazione). Arpa inoltre sottolinea come la combustione di legna per generare calore garantisca spesso bassi rendimenti energetici producendo però PM2,5. Si tratta di particolati aerei in grado di raggiungere la regione alveolare dei nostri polmoni.

LEGGI ANCHE : >> L’animo green di re Carlo III che forse non conoscevi

Il ritorno alla legna non è l’idea migliore

“L’idea del ritorno alla legna potrebbe tamponare l’emergenza di un inverno particolarmente rigido. Ma si tratterebbe di una soluzione una tantum non di certo lungimirante senza considerare che lo stesso costo di legna e pellet potrebbe crescere a dismisura”. Sono le parole di Daniele Iudicone, cofondatore di IMC Holding, circa l’emergenza gas. Quella di IMC è una realtà che da oltre un decennio s’impegna a sensibilizzare in modo trasparente sui vantaggi delle rinnovabili. Come? Offrendo soluzioni concrete per l’indipendenza energetica di famiglie e Pmi.

Emergenza gas: il fotovoltaico può rivelarsi utile

Per ridurre il consumo di gas da parte delle famiglie italiane è possibile adottare una terza soluzione vantaggiosa sia in termini economici che ambientali. Scegliere un impianto fotovoltaico, con batterie di accumulo, abbinato alla pompa di calore ibrida o elettrica, per avere riscaldamento e acqua calda sanitaria green, alimentati dal sole. “Un impianto fotovoltaico con una potenza di 5Kw e destinato a una villetta, riqualifica energeticamente l’immobile (migliorandone l’efficienza di almeno due classi), e permette di abbattere dell’80% i costi di luce e gas, cosa non banale oggi” fa sapere Iudicone.

Il costo medio per questo tipo di intervento è di 35mila euro. Grazie all’incentivo bonus casa 50% l’impegno economico si dimezza. Oggi sono numerose le finanziarie che, con tassi agevolati, consentono alle famiglie di affrontare la spesa e poter al contempo risparmiare in modo significativo sulle bollette di luce e gas.

Foto: IMC Holding