Nota in Giappone sin dai tempi antichi, la pratica del forest bathing sta prendendo piede anche in Occidente. Ecco di che cosa si tratta.

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Avete mai sentito parlare di forest bathing? Probabilmente sì. Si tratta, letteralmente, di un bagno nella foresta. Un’esperienza immersiva nel verde per riconnettersi con la natura e, perché no, con parti di sé che nella frenetica vita di città spesso rimangono in un angolino.

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Forest bathing, che cos’è?

La pratica del forest bathing è nota soprattutto in Giappone sin dall’antichità. Ma in che cosa consiste nel dettaglio? Possiamo definirla come una connessione con la natura non solo spirituale, ma prima di tutto fisica. Camminare scalzi, annusare la resina sui tronchi, accarezzare le cortecce. Respirare a pieni polmoni, chiudere gli occhi per ascoltare gli insetti e il fruscio delle fronde. Tutto ciò fa bene all’organismo e anche alla mente. Lo dice la scienza.

I benefici

Come riporta style.corriere.it, infatti, l’ossigeno prodotto dalle piante favorisce la respirazione e abbassa i livelli di cortisolo, anche noto come l’ormone dello stress. Abbassa il battito cardiaco e regola la respirazione con vantaggi per il sistema cardiocircolatorio. I benefici si fanno sentire pure sul sistema immunitario aumentando l’attività dei nostri linfociti.

Professionisti di forest bathing

Il forest bathing si può praticare da soli, ovviamente, ma ci sono anche corsi per diventare professionisti dei bagni nelle foreste. Una volta specializzati, questi individui possono guidare chi lo desidera in un viaggio all’interno della natura.

Dove praticarlo in Italia

Ma dove fare forest bathing in Italia? Ci sono diverse zone tra cui scegliere. Il Trentino, nella zona delle Dolomiti Paganella, è considerata la prima destinazione per questa pratica. In Piemonte, nel Biellese, c’è l’Oasi Zegna, in Lombardia l’area verde del Parco Oglio Sud, in provincia di Cremona.

E ancora a Camaldoli, tra Toscana ed Emilia Romagna, la foresta di abeti bianchi invita a lasciarsi andare e aprire i polmoni all’interno del polmone delle Parco Foreste Casentinesi. A Camporotondo, in Abruzzo, si estende una delle più grandi faggete d’Europa. Insomma c’è l’imbarazzo della scelta, non resta che provare.

Foto: Shutterstock