Le fragole vengono prodotte in una zona particolarmente arida della Spagna, con conseguenze sull’approvviggionamento idrico del paese

Fateci caso: le prime fragole ad apparire sugli scaffali dei supermercati spesso sono di provenienza spagnola. Partiamo con il dire che frutta e verdura che arriva da così lontano non può essere sostenibile e questo è valido anche per queste grandi e rossi fragole che arrivano sulle nostre tavole già alla fine dell’inverno.

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In particolare la maggior parte delle fragole spagnole vengono prodotte in Andalusia, in coltivazioni intensive: poichè si tratta di una delle regioni più aride del paese, per irrigare le fragole (che hanno bisogno di grosse quantità di acqua) si ricorre allo scavo di pozzi sempre più profondi, a volte anche illegali (fonte WWF). In generale nel Sud della Spagna l’acqua scarseggia e l’uso indiscriminato per la coltivazione sta mettendo in difficoltà anche altre parti del paese.

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Inoltre, ma questo non è un problema solo delle fragole spagnole, questo delizioso frutto è molto soggetto all’attacco dei parassiti: per questo è uno dei più contaminati da pesticidi (ecco come lavare le fragole). L’ideale sarebbe scegliere fragole biologiche, che vengono coltivate senza prodotti chimici, e a km 0, per non pesare sull’ambiente.