Si chiama ‘Call ID Spoofing’ ed è uno degli ultimi trucchi del telemarketing aggressivo. Come funziona e come proteggersi.

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Le vie del telemarketing aggressivo sono infinite. L’ultima si chiama ‘Call ID Spoofing’. In che cosa consiste? In telefonate fatte sotto le mentite spoglie di un numero telefonico qualsiasi, spesso in realtà fasullo, che traggono in inganno i consumatori.

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Come funziona l’ultimo trucco del telemarketing aggressivo

Questo strumento del telemarketing aggressivo funziona così: ci sono software che permettono agli operatori dei call center di presentarsi sullo schermo dei nostri smartphone con numeri di cellulare fasulli e inesistenti. In tal modo riescono ad aggirare i blocchi e ci inducono a rispondere.

In fondo che motivo ci sarebbe per non rispondere se troviamo una chiamata in entrata che sembra arrivare da un numero innocuo? Potrebbe essere quello di un contatto che non abbiamo ancora memorizzato, ad esempio. Invece, una volta accettata la chiamata, ci troviamo per l’ennesima volta a sentire le novità sulle nuove promozioni delle compagnie elettriche o dei gestori telefonici.

Inutile dire che questo fenomeno, come riporta Greenme.it, fa infuriare molti utenti, che non riescono a liberarsi del telemarketing aggressivo.

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Il pericolo truffe è dietro l’angolo

La cosa preoccupante è che il ‘Call ID Spoofing’ può nascondere anche delle vere e proprie truffe. Dietro un numero in apparenza normale potrebbe celarsi qualche malintenzionato pronto a estorcere con l’inganno dati sensibili svuotandoci magari il conto in banca.

Non stiamo parlando di un fenomeno nuovo. Già nel 2019 l’Autorità Garante delle comunicazioni (AGCOM) aveva emesso una diffida formale contro tutti gli operatori che adottano questa tecnica ingannevole. Il problema è che i sistemi necessari a impedire il Call ID Spoofing sono costosi e difficili da mettere in pratica in maniera davvero efficace.

Per tentare di arginare il problema, l’AGICOM ha convocato un “Tavolo tecnico di cui alla delibera n. 420/19/CONS sull’attività dei call center/teleseller e CLI spoofing”. La speranza è che presto si riesca a trovare un modo definitivo per tutelare gli utenti, stanchi di questa infinita lotta.

Foto: Shutterstock