Il momento che tutti i consumatori stavano aspettando sta arrivando. Ecco che cosa cambia per il telemarketing.

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Il telemarketing ha le ore contate. O meglio i giorni. Anzi, i mesi contati. E i consumatori non stanno più nella pelle. Stiamo parlando, più precisamente, del nuovo registro delle opposizioni al telemarketing selvaggio, aperto anche ai numeri mobili. Questo è stato ufficializzato tramite la pubblicazione in Gazzetta del relativo decreto, ma per vederne gli effetti bisognerà aspettare ancora un po’. Fine luglio a dirla tutta.

Per essere più precisi sarà necessario attendere fino al 27 luglio. Ad ogni modo non bisogna andare oltre il 31 luglio, data oltre la quale il saranno abrogate le norme del 2010 che regolano il registro attuale, come riporta Ilsalvagente.it.

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Le tappe verso il nuovo registro

Utile è anche vedere la tabella di marcia che porterà al nuovo registro. La consultazione dei principali operatori da parte del ministero dello Sviluppo economico è partita e terminerà il 6 maggio. Entro il 28 maggio, invece, il ministero deve decidere le modalità con cui i gestori telefonici forniranno al Registro delle opposizioni i numeri fissi di cui dispongono ma non contenuti negli elenchi pubblici.

Per finire, entro il 27 luglio bisogna rendere operative le modalità tecniche per l’iscrizione al Registro e per la sua consultazione da parte degli operatori.

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Telemarketing: che cosa cambia

I consumatori però vogliono capire cosa cambierà per il telemarketing. Oltre all’estensione del diritto di opposizione a tutte le numerazioni telefoniche nazionali sia fisse che mobili, pure i sistemi automatizzati di chiamata o di chiamate senza l’intervento di un operatore dovranno rispettare la volontà di chi si iscriverà al Registro di non essere disturbato.

Cosa deve fare il consumatore

Sarà necessario, per inserire il proprio numero nel database delle opposizioni, accedere al portale apposito. I cittadini che avranno completato questa procedura non potranno più essere contattati dall’operatore di telemarketing. A una condizione però: a meno che quest’ultimo non abbia ottenuto specifico consenso all’utilizzo dei dati successivamente alla data di iscrizione.

Foto: Shutterstock