Gli ultimi dati dell’OMS lanciano l’allarme per quel che riguarda un’epidemia silenziosa che sta travolgendo l’Europa: l’obesità.

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C’è un’epidemia silenziosa che sta avanzando rapidamente e riguarda sempre più persone. È l’obesità, e chi pensa che si tratti di un problema che interessa più che altro gli Stati Uniti d’America sbaglia di grosso. Il nuovo report pubblicato dall’Organizzazione mondiale della Sanità conferma che il tasso di obesità ha raggiunto “proporzioni epidemiche”.

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Allarme obesità in Europa

In particolare, sul territorio europeo circa il 60% degli adulti è in sovrappeso o obeso. Sono messi peggio gli uomini (63%) rispetto alle donne (54%). A preoccupare sono i dati anche tra i più piccoli: quasi 1 bambino su 3 che vive in Europa soffre di obesità o è in sovrappeso.

I dati e i rischi dell’epidemia silenziosa

Un’epidemia silenziosa che in realtà sta facendo molto rumore a giudicare dai dati. Il direttore dell’OMS per l’Europa Hans Kluge, come riporta Greenme.it, ha dichiarato: “L’aumento dell’indice di massa corporea è un importante fattore di rischio per le malattie, inclusi il cancro e quelle cardiovascolari”.

Sovrappeso e obesità sono tra le principali cause di disabilità e provocano più di 1,2 milioni di morti l’anno, pari al 13% dei decessi nel continente.

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La situazione in Italia

Come siamo messi in Italia? Non bene. L’epidemia silenziosa è ben presente anche nel Bel Paese. Fra gli adulti i tassi di obesità e sovrappeso si attestano al 65,3% per i maschi e al 51% per le donne. In linea, dunque, con la media europea.

Grave la situazione che riguarda i più piccoli. I minori di età compresa tra i 5 e i 9 anni che soffrono di obesità o sovrappeso sono circa il 42%. Un triste primato, visto che in Europa la media si attesta intorno al 29%.

Una tendenza da invertire

È necessario invertire questa tendenza visto che sovrappeso e obesità sono al quarto posto come fattore di rischio di morte, dopo ipertensione, rischi alimentari e tabacco. Per questo motivo bisogna spingere le persone a cambiare stile di vita e a consumare cibi più sani.

Foto: Shutterstock