Rimanendo a casa hanno dovuto scegliere tra un allenamento ‘domestico’ e l’interruzione di qualsiasi attività fisica. Come si sono comportati durante la pandemia?

Il coronavirus ha costretto le persone a un periodo forzato di quarantena e, tra le tante questioni di cui si è discusso, c’è anche quella dell’attività fisica. Sì, perché rimanere in casa per evitare il contagio ha messo gli italiani nelle condizioni di scegliere tra un allenamento ‘domestico’ e l’interruzione di qualsiasi esercizio motorio.

Le misure restrittive del lowdown in Italia sono state forse più rigide rispetto al Regno Unito e agli Usa, visto il divieto di fare jogging all’aria aperta.

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Sebbene possa essere considerata un’attività secondaria o marginale, il movimento rientra nelle norme consigliate per la prevenzione primaria di malattie e patologie. Affiancato a una dieta sana e alle giuste ore di sonno, riduce dell’80% il rischio di contrarre patologie croniche.

Come si sono comportati gli italiani durante la pandemia? A rispondere è un’app. Si chiama Virtuoso e, con 150mila download, ha analizzato l’andamento dei passi giornalieri degli utenti. Così ha fotografato in un grafico come sono cambiate le loro abitudini salutari.

Coronavirus e attività fisica: come si sono comportati gli italiani

Chi utilizza Virtuoso registra quotidianamente il numero dei passi che fa, l’attività fisica e se ha dormito bene.

Osservando solo i dati relativi ai passi giornalieri, in media circa 7.400 per gli utenti di Virtuoso in rapporto alla media italiana di 5.300 secondo Nature, è stata realizzata una “curva della salute”. L’analisi è stata condotta su un campione statistico dal 1° gennaio al 5 maggio.

Fino al 31 gennaio, giorno in cui i primi due casi sono stati confermati in Italia, la media dei passi giornalieri era di circa 7400. Dal 1° febbraio all’8 marzo, giorno del lockdown in alcune regioni italiane, la media è scesa leggermente (7296 passi). È poi crollata a 5302 passi al giorno dall’11 marzo, quando il decreto ha esteso la quarantena a tutta l’Italia.

Il 22 marzo è il giorno in cui gli utenti di Virtuoso hanno compiuto meno passi (media di 4109). Era il giorno in cui un’ordinanza proibiva qualsiasi tipo di attività sportiva all’aperto. Appena cominciata la fase 2, la media dei passi è tornata quasi alla normalità con 7.361 passi medi.

mare fase 2