Si tratta di una terapia innovativa, con pochi effetti collaterali e molto promettente

Graham Booth, un uomo inglese di mezza età, è stato il primo paziente a ricevere il vaccino anti tumorale personalizzato sul suo DNA, dopo aver avuto ben 4 ricadute del tumore alla testa e al collo che lo stava affliggendo da anni.

Si tratta di una sperimentazione molto promettente sviluppata dal Clatterbridge Cancer Center di Liverpool, che stava già lavorando su un vaccino chiamato TG4050 per il trattamento dei tumori della testa e del collo e del cancro ovarico.

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La peculiarità di questo vaccino è che è stato creato appositamente per la recidiva del signor Booth, in modo da allenare il suo sistema immunitario a reagire e ad isolare le cellule maligne del tumore. Se la sperimentazione dovesse avere successo, sarebbe una pietra miliare nella lotta della scienza contro il cancro.

Solo pochi anni fa un trattamento del genere era considerato fantascienza, ha dichiarato il dottor Christian Ottensmeier, professore di immuno-oncologia all’Università di Liverpool e oncologo medico consulente presso il Clatterbridge Cancer Center.

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“Siamo davvero grati al signor Booth per aver accettato di partecipare a questo studio di ricerca clinica”, afferma il dottor Ottensmeier. “È meraviglioso che siamo stati in grado di passare dalla fase teorica di questa ricerca alla creazione di un trattamento per persone reali. Abbiamo tutti aspettato così a lungo che questo giorno arrivasse. Pensiamo che questo farà davvero la differenza per i pazienti che curiamo a Clatterbridge”.

Se la sperimentazione avviata con il signor Booth (e che sta nel frattempo raggiungendo molti altri pazienti) dovesse avere buoni risultati, sarà utile anche a pazienti affetti da altre tipologie di tumore ed avrà il vantaggio di avere molti meno effetti collaterali rispetto alle terapie tradizionali come radio e chemio terapia.