Intesa Sanpaolo annuncia di voler sperimentare la settimana lavorativa corta per i propri dipendenti. Ecco che cosa sappiamo finora

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Settimana lavorativa corta? Presto in una nota banca italiana questo potrebbe diventare realtà. Stiamo parlando di Intesa Sanpaolo, che annuncia di voler sperimentare, appunto, una diversa organizzazione del lavoro per i propri dipendenti. Si tratterebbe di 9 ore d’ufficio per quattro giorni per un totale di 36 ore. Attualmente invece si viaggia sulle 37,5 ore suddivise su 5 giorni. E lo stipendio non diminuirebbe nemmeno.

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La proposta di banca Intesa Sanpaolo

Se la cosa andasse in porto, Intesa Sanpaolo sarebbe la prima banca italiana ad essere sicuramente molto più flessibile sull’orario di lavoro. Il Sole24ore fa sapere che al momento le sigle sindacali si sono riservate un approfondimento e una verifica legale per il tempo necessario a trovare le soluzioni migliori per i lavoratori.

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Cosa si sa fino ad ora

Non è stata ancora formalizzata la proposta. Sarebbe invece solo emersa con i sindacati nel corso della contrattazione dei nuovi accordi di smart working. Quel che ad oggi si sa è che la settimana lavorativa corta varrebbe solo per i dipendenti degli uffici. Questi potranno, a parità di stipendio, concordare con l’azienda il proprio giorno libero, su base volontaria. Non solo, ci potrebbe essere anche la possibilità di cambiare le giornate lavorate nel corso della settimana, dal lunedì al venerdì. Sempre d’intesa con il proprio responsabile, si intende.

Si potrà concedere l’autorizzazione solamente se in linea con le esigenze tecniche, organizzative e produttive dell’azienda. Le richieste avanzate dai dipendenti potranno ricevere risposta, sia in caso positivo che negativo, anche entro la fine del terzo mese successivo alla domanda. Nei prossimi giorni è attesa l’approvazione definitiva.

Foto: Shutterstock