Una ricerca dell’Università di Atena rivela come il consumo di alcuni cibi possa favorire condizioni di deficit cognitivo e demenza.

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Una corretta alimentazione ci aiuta a costruire uno stile di vita longevo e salutare mantenendo il buon funzionamento dell’organismo. Allo stesso modo, una dieta sregolata e poco equilibrata nei suoi apporti ci fa correre il rischio di sviluppare malattie. Un nuovo studio, che arriva dall’Università di Atene, ha messo in luce la correlazione tra alcuni alimenti e lo stato del cervello.

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Ci sarebbero, infatti, dei cibi che agevolano la degenerazione cerebrale durante la terza età, velocizzando le condizioni di demenza. L’indagine ha monitorato alimentazione e salute del cervello di circa mille soggetti con età media di 73 anni. Nessuno di loro mostrava, a inizio ricerca, alcun sintomo di demenza.

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Il gruppo è stato, quindi, diviso a seconda delle abitudini alimentari in base ai consumi settimanali di alcuni nutrienti. In particolare, sono state considerate le porzioni di frutta, verdura, legumi, tè/caffè. Seguiti per tre anni, questi pazienti hanno mostrato un rischio triplicato di deficit cognitivi nel caso di scarsa assunzione di alimenti antinfiammatori.

Un’altra ricerca, invece, ha riguardato neonati e bambini, dimostrando come le aggiunte al latte artificiale non incidano sullo sviluppo intellettivo.

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