Un test che arriva dalla Francia ha svelato una serie di etichette false che riguardano il miele che compriamo nei supermercati.

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Esistono, sappiamo, diverse tipologie di prodotto e trovare quello che risponde meglio ai nostri gusti non sempre è facile. A complicare la situazione ci si metterebbero anche le indicazioni fraudolente riportate in etichetta. E a far emergere la frode alimentare è un test che arriva dalla Francia dove sono stati presi in esame diversi marchi presenti anche in Italia. E l’esito dell’indagine è a dir poco sconcertante

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La rivista ‘Que Choisir’ ha sottoposto a test quaranta barattoli valutandone origine (geografica e botanica), freschezza e zucchero aggiunto. I risultati, come riporta greenme, parlano di zuccheri aggiunti in sette prodotti, tre dichiarazioni di origine falsi e otto prodotti non freschi.

Per quanto riguarda gli zuccheri, la normativa impone che il miele deve essere puro; quindi vieta ogni aggiunta. A violare la norma, sono soprattutto i mieli dalla Cina che sono risultati essere allungati con sciroppi. Sulla freschezza, invece, i vasetti che non hanno confermato i requisiti di base sono stati per lo più quelli del miele di Manuka.

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C’è anche una buona notizia: ventotto confezioni hanno superato la prova e tra questi molti sono italiani. Una conferma che incentiva ad acquistare marchi Made in Italy.

Articolo di Paola M. Farina

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