Forever Zero CO2 è il progetto lanciato da Forever Bambù che punta a rendere neutrali le aziende azzerando le loro emissioni con i bambuseti

La green reputation è diventata un tema fondamentale per le aziende di tutto il mondo: a fronte dell’aumentato interesse dell’opinione pubblica nei confronti delle tematiche ambientali e agli sconvolgenti cambiamenti climatici che sono sotto gli occhi di tutti, è di fondamentale importanza che tutti facciano qualcosa, soprattutto in modo proporzionale alla loro “carbon footprint”, cioè al peso specifico che le loro attività hanno sull’ambiente.

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Le aziende hanno quindi (o dovrebbero avere) un doppio interesse, uno di tipo etico e morale e un altro più prettamente legato al marketing, nel rendere la loro attività il più possibile pulita. Esistono molte soluzioni reali per farlo e non stiamo parlando di greenwashing: un modo molto semplice è quello di affidarsi al bambù.

Questa è l’idea di Forever Bambù, una holding della green economy impegnata e leader europeo nella piantumazione del bambù gigante, che ha lanciato un nuovo progetto per la sostenibilità destinato ad aziende e professionisti: si chiama Forever Zero Co2 (www.foreverzeroco2.it) e consente di ridurre o azzerare il proprio impatto ambientale ed essere carbon neutral, grazie all’eccezionale assorbimento di CO2 delle sette foreste di bambù dell’azienda in Italia (per un totale di oltre 188 ettari).

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Tutto questo grazie alle incredibili capacità del bambù di assorbire CO2: come certificato da studi indipendenti, il bambù gigante – che vive in media 100 anni – gestito con il protocollo di Forever Bambù è in grado di sequestrare fino a 229 kg di CO2 all’anno, 36 volte più di una qualsiasi altra pianta (un ettaro di bambù gigante equivale quindi a 36 ettari di un bosco misto in termini di assorbimento di carbonio).

Il progetto consiste nel cedere la eccezionale capacità di assorbimento di CO2 dei bambuseti ai soggetti che invece la emettono per produrre beni e servizi: pensate che ciascuno di noi, ogni anno, produce produce circa 9 tonnellate di anidride carbonica.

L’offerta di Forever Zero CO2 è modulare e si modella sulle imprese che fanno richiesta, partendo da piccole cifre per startup e professionisti e salendo man mano che la dimensione dell’azienda (e quindi le sue emissioni) aumentano.

Tutti hanno l’opportunità di compensare le proprie emissioni inquinanti di CO2: il bambù gigante gestito col nostro protocollo è infatti uno tra i più grandi alleati per ridurre la CO2 – spiega Mauro Lajo, Vicepresidente ed esperto agronomico di Forever Bambù – Quello che pochi sanno è che il bambù non è un albero bensì un’erba e a differenza degli alberi è in grado di duplicarsi velocemente e grazie a questa sua caratteristica, insieme alla gestione forestale esclusiva di Forever Bambù, il nostro è un eccezionale carbon sink: è la gestione del bambuseto a essere il vero elemento differenziante… Copiare la nostra idea utilizzando pesticidi e senza una visione circolare e coerente sarebbe un progetto senza futuro. Anno dopo anno abbatteremo la CO2 emessa da chi aderirà al progetto”.

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