Uno studio portoghese sottolinea come i batteri presenti nei cibi crudi per cani, e in particolare nelle carni, possano fa sviluppare resistenza agli antibiotici.

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Se siete fra coloro che tendono a dare al proprio cane carne cruda, quello che stiamo per scrivere vi farà cambiare abitudini. In generale, infatti, gli studiosi concordano sul fatto che nutrire il proprio animale con cibo crudo è da evitare. Il motivo è legato alla proliferazione di batteri resistenti agli antibiotici. Gli alimenti crudi contengono quantità notevoli di batteri che resistono ai farmaci, questo varrebbe anche per l’uomo. L’ultima ricerca della Facoltà di Farmacia dell’Università portoghese di Porto conferma ora i rischi della carne cruda per tutta la famiglia.

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Lo studio ha analizzato diverse tipologie di carni per cani nelle quali è stata rilevata la presenza massiccia di enterococchi. Dando, quindi, cibo crudo al nostro fedele amico c’è anche il rischio che ci trasmetta quei batteri anche solo con una leccata. Il cibo per cani entra così nell’occhio del ciclone come potenziale e pericoloso veicolo di diffusione batterica e conseguente resistenza agli antibiotici.

Nello specifico, sarebbero le carni congelate di manzo, tacchino, oca, salmone, agnello, pollo e anatra a registrare la più alta carica di batteri. Il 54%, infatti, è risultato positivo agli enterococchi con il 40% di questi resistenti a diversi tipi di antibiotici. Il consiglio, dunque, è evitare di dare al nostro cane carni (ma anche verdure) a crudo per non far correre – a loro e a noi stessi – rischi per la salute.

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Articolo di Paola M. Farina

Foto Shutterstock