Le intenzioni sono buone, ma le ciotole d’acqua condivise potrebbero portare problemi di salute per i nostri amici: meglio cercare soluzioni alternative

Capita spesso, soprattutto in estate, di vedere ciotole d’acqua esposte in strada, fuori dai negozi o anche negli angoli: sono posizionate lì perchè i cani, randagi e non, possano abbeverarsi e ristorarsi. Per i nostri amici a quattro zampe infatti l’idratazione è importantissima e se non viene mantenuta, soprattutto quando le temperature sono molto alte, il rischio è di un colpo di calore che può essere anche fatale.

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Posizionare la ciotola di acqua fresca è quindi un gesto generoso e mosso assolutamente da buone intenzioni: peccato però che secondo i veterinari sia da considerarsi pericoloso.

Il rischio è che l’acqua di queste ciotole venga contaminata a causa dell’utilizzo di molti cani: una malattia come il  Papilloma Orale ad esempio si diffonde con estrema facilità. Senza contare poi la possibilità che questa acqua venga contaminata con agenti esterni, magari velenosi (sembra assurdo, ma in molte zone vengono sparse polpette avvelenate contro i randagi).

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E’ stato un veterinario di Milano, nel 2019, a porre l’accento sul problema sottolineando in un post social che trovandosi a Milano e non a Dubai o nel Deserto del Sahara il cane può tranquillamente aspettare di essere a casa per bere dalla sua ciotola acqua pulita.

Il post all’epoca suscitò un po’ di scalpore, anche se ebbe l’indubbio pregio di far riflettere su un aspetto che fino a quel momento era passato inosservato ai più: in ogni caso, se dovete stare fuori casa molte ore e temete che il vostro cane soffra la sete, portate una semplice bottiglietta di plastica e usatela per abbeverarlo. Esistono anche in commercio delle apposite ciotoline di silicone, ripiegabili, da portare in borsa.

Altro discorso per i cani randagi, che purtroppo non hanno una casa dove tornare ad abbeverarsi: in quel caso la ciotola potrebbe essere un salvavita, ma dovrebbe essere cura di chi la posiziona cambiare regolarmente l’acqua o riempirla al bisogno, quando vede avvicinarsi un animale.