Il Cai intende studiare il numero e le caratteristiche di sorgenti d’acqua e fontanelle alpine e appenniniche.

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In occasione della Giornata mondiale dell’acqua 2023 (che ogni anno ricade il 22 marzo), il Club Alpino Italiano (CAI) ha annunciato un progetto per identificare, classificare e monitorare le sorgenti d’acqua che si trovano nell’ambiente montano di tutto il territorio nazionale. Un’iniziativa che parte dal grande interesse che le sorgenti stanno suscitando negli ultimi anni, soprattutto in relazione al tema della crisi climatica.

Il riscaldamento globale sta avendo infatti un impatto significativo sul ciclo idrologico del pianeta, influenzando la disponibilità di acqua dolce e la qualità delle fonti idriche. La crescente domanda di acqua, la diminuzione delle precipitazioni e lo scioglimento dei ghiacciai rappresentano una minaccia per la disponibilità di questa risorsa. Consapevole di ciò, il Club alpino italiano, con il progetto Le sorgenti d’acqua: una conoscenza fondamentale nell’era del cambiamento climatico, ritiene importante comprendere il ruolo delle sorgenti d’acqua per l’ecosistema e adottare misure per preservare e proteggere queste risorse vitali per il nostro pianeta e per la nostra sopravvivenza.

Le sorgenti d’acqua: una conoscenza fondamentale nell’era del cambiamento climatico

Gli obiettivi del progetto sono capire quante sorgenti e fontanelle sono presenti nei territori alpini e appenninici del nostro Paese, dove si trovano, quali sono le loro caratteristiche (come portata, composizione chimica e potabilità) e quali sono le variazioni temporali delle stesse. Si partirà da due dati già disponibili: le 4.685 sorgenti e le 28.979 fontanelle ubicate lungo la Rete escursionistica italiana presenti nel database OpenStreet Map.

«Siamo di fronte a una situazione climatica ormai diventata strutturale, e non più eccezionale. – afferma il Presidente generale del Cai Antonio Montani – Con questo progetto, il Club alpino italiano intende dare il proprio contributo per capire la situazione relativa alla disponibilità di un bene primario come l’acqua, fondamentale per ogni tipo di attività umana in montagna e non solo, mettendo poi i risultati a disposizione di tutti per facilitare lo studio delle soluzioni necessarie per accrescere la resilienza».

Le sorgenti d’acqua: una conoscenza fondamentale nell’era del cambiamento climatico vede come capofila la Struttura operativa Sentieri e cartografia del Cai. L’intento è quello di coinvolgere, oltre agli Organi tecnici e alle Sezioni del Sodalizio, il Ministero dell’Ambiente, le università e i centri di ricerca. La presentazione dei risultati è prevista per il mese di dicembre 2023.

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Il valore dell’acqua

Il Club alpino italiano sottolinea che l’acqua è uno degli asset naturali che contribuiscono a fornire beni e servizi di valore, diretto o indiretto, per l’uomo e che sono necessari per la sopravvivenza dell’ambiente stesso da cui sono generati. L’associazione, nel recente position paper Biodiversità, Servizi ecosistemici, Aree protette, Economia montana (curato dalla Commissione centrale tutela ambiente montano) ha fatto propri, considerandoli come particolarmente appropriati alle regioni montane, gli obiettivi della Strategia europea 2030 per la biodiversità, in particolare il ripristino degli ecosistemi degradati e della continuità ecologica dei corsi d’acqua e l’estensione delle connessioni ecologiche attraverso le infrastrutture verdi e blu.

Il Delegato all’ambiente del Club alpino italiano Mario Vaccarella sottolinea la necessità di affrontare l’attuale crisi idrica con responsabilità da parte di tutti. «È necessario un vero patto tra città e montagna per garantire a tutti acqua potabile di qualità, applicando così il recente Decreto legislativo 18/2023 di attuazione della Direttiva europea 2020/2184, che ha come obiettivo la protezione della salute umana dagli effetti negativi derivanti dalla contaminazione delle acque destinate al consumo umano. Un patto, questo, necessario anche per raggiungere l’Obiettivo 6 dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile Acqua pulita e servizi igienico-sanitari, la cui finalità è garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie. L’Obiettivo 6 vede nostri rappresentanti impegnati nell’apposito gruppo di lavoro istituito presso ASviS, l’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile».