I Carabinieri Forestali di Brescia hanno individuato circa ottanta comuni del Nord Italia le cui terre sono state contaminate da fanghi tossici.

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È allarme fanghi tossici nei campi del Nord Italia, irrigati da acque contaminate che rischiano di avvelenare frutta e verdura sulle nostre tavole.Sarebbero, infatti, 150mila le tonnellate di fluidi inquinanti che tra il 2018 e il 2019 sono state sversate in quattro regioni. E stando al nucleo forestale di Brescia circa 80 comuni sarebbero coinvolti. Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna avrebbero, dunque, centinaia di ettari di terre avvelenate da un fango spacciato per fertilizzante.

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Mentre le indagini stanno procedendo per individuare tutte le responsabilità, il problema ambientale e alimentare è più che urgente. In particolare, le forze dell’ordine hanno individuato 78 comuni lombardi (31 solo nel bresciano) le cui terre coltivate sono state contaminate. La mappa si estende da Orzinuovi a Rezzato, da Visano a Botticino, da Ghedi alla stessa città di Brescia, Lonato e Ospitaletto.

E, ancora, nel resto della regione dalla provincia di Como al milanese, da Pavia a Lodi e al mantovano. Toccando anche il Piemonte nella zona del novarese. A questo punto le operazioni di bonifica, da mettersi in atto in maniera urgente, si scontrano con un iter che rischia di dilatare i tempi.

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Articolo di Paola M. Farina

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