8.000 abitanti in provincia di Siracusa, tanti riconoscimenti e una sola direttiva: mettere in pratica le “best pratice” a tema green

C’è un piccolo paese in provincia di Siracusa, a 40 km dal capoluogo di provincia, che ha dimostrato come la rivoluzione green sia a portata di tutti: basta tempo, pazienza e determinazione.

Si chiama Ferla ed è un borgo medievale, già inserito nell’elenco dei più belli d’Italia: la bellezza storica e naturalistica però non è il suo unico pregio, perchè in questo comune siciliano si pagano meno tasse e si vive meglio.

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La strategia del sindaco Michelangelo Giansiracusa, fin dal 2011, è stata nella direzione delle “buone pratiche“: ha riportato nelle mani del comune servizi che erano stati esternalizzati, come mense scolastiche, pulizia, verde pubblico, gestione del servizio idrico, raccolta rifiuti e le ha semplicemente messe in pratica.

Legambiente lo ha nominato “Comune riciclone” e “Comune rinnovabile”, ma è anche sempre ai primi posti nella classifica dei comuni italiani più virtuosi: Ferla, 8000 abitanti, è diventato un laboratorio a cielo aperto ed ha portato a termine con successo esperimenti che hanno permesso ai cittadini di risparmiare sulle tasse.

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Nel 2015 e nel 2017 sono state aperte le Case del Compost, che prevedevano la raccolta della frazione umida di tutta la comunità per poi realizzare compost per fertilizzare il terreno. I cittadini hanno collaborato ed hanno ottenuto il 30% in meno sulla bolletta dei rifiuti, ma hanno anche guadagnato in turismo visto il grande interesse di scolaresche e associazioni al funzionamento del villaggio del compost.

A Ferla c’è anche la Casa dell’Acqua, un impianto di depurazione per la distribuzione di acqua potabile che riduce sensibilmente il consumo di plastica, e dal Comune si è puntato tutto sull’efficenza energetica e sull’impiego di fonti rinnovabili. Solo sulle scuole sono stati installati complessivamente 11 mq di solare termico e 116 kW di fotovoltaico, che hanno coperto il fabbisogno termico ed elettrico delle scuole elementari e materne della città. Ma tutte le strutture pubbliche sono state dotate di impianti fotovoltaici, che non solo coprono il fabbisogno elettrico portando il Comune a risparmiare, ma lo fanno anche guadagnare grazie al congaglio che ricevono dal GSE.

Tutto questo comporta un risparmio notevole di emissioni in atmosfera, calcolate in 292 tonnellate l’anno.

Il turismo è diventato un vero fiore all’occhiello di questo piccolo paese, che ha promosso tra le altre cose il progetto Slow living, trasformando il borgo in un albergo diffuso che utilizza gli alloggi dismessi per ospitare i turisti alla ricerca di una vacanza diversa, immersa nella natura e lontana dal clamore della folla estiva. Ferla, come altri piccoli borghi lontani dalle grandi città, stava infatti soffrendo lo spopolamento: oggi molti stanno rivalutando l’esperienza di vita in campagna, in un luogo veramente green e che tra le altre cose sta lavorando anche a una serie di incentivi per chi torna a vivere nel borgo.