A rivelarlo è l’agenzia di stampa statale Telam che, riferendosi al Servizio meteorologico nazionale, ha segnalato numeri da record

Temperature alte in Antartide e in Argentina si sono verificate negli ultimi giorni. A rivelarlo è l’agenzia di stampa statale Telam che, riferendosi al Servizio meteorologico nazionale, ha segnalato numeri da record. Infatti, mentre a Buenos Aires si raggiungevano a metà giornata 42 gradi (sensazione termica), nella base Esperanza dell’Antartide argentina si registrava una temperatura di 18,3 gradi.

Un dato che supera i 17,5 gradi raggiunti nella regione antartica nel 2015. E che segna, dunque, un peggioramento negli anni. Non solo, nella Base permanente argentina Marambio sono stati registrati nei giorni scorsi 14,1 gradi, contro il record di 13,8 del 2013.

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Tutto questo incide negativamente sulla fauna, soprattutto sulle colonie di pinguini. “Chiediamo all’Italia e ai governi di tutto il mondo un Trattato forte per salvare il nostro Pianeta blu, non c’è più tempo da perdere” – l’appello di Giorgia Monti, responsabile della campagna mare di Greenpeace Italia.

Temperature alte in Antartide: calano fino al 77% le colonie di pinguini

Dall’ultima spedizione di Greenpeace in Antartide è emersa una forte riduzione delle colonie di pinguini. Secondo i ricercatori, infatti, in mezzo secolo il calo della specie avrebbe raggiunto il 77%.

In una nota dell’organizzazione ambientalista si legge che gli esperti “hanno scoperto che ogni singola colonia di pinguini esaminata su Elephant Island è diminuita. Il numero di pinguini sull’isola è sceso di quasi il 60% dall’ultima ricerca del 1971, con un numero totale di coppie riproduttive che è precipitato a 52.786 rispetto alle 122.550 stimate nella precedente indagine”.

“Diversi fattori possono avere contribuito a questo declino, ma tutte le prove che abbiamo indicano che sono i cambiamenti climatici i principali responsabili di ciò che stiamo osservando” – ha dichiarato Heather J.Lynch, professore associato di ecologia ed evoluzione presso l’Università Stony Brook di New York.

“Abbiamo urgente bisogno di santuari marini, non solo in Antartico, ma in tutti gli oceani del pianeta. Solo così animali come i pinguini avranno un posto dove riprendersi dall’impatto delle attività umane e adattarsi a un clima in rapida evoluzione” – ha concluso la Monti.

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