In occasione della giornata nazionale contro lo spreco alimentare vi parliamo di una piattaforma che insegna come ‘salvare’ il cibo. I dettagli

In occasione della giornata nazionale contro lo spreco alimentare parliamo di TooGoodTooGo, un’app pensata per evitare di buttare cibo inutilmente. Un tema tanto sensibile quanto preoccupante: se solo guardiamo gli ultimi dati del Rapporto Waste Watcher 2020, ci accorgiamo che l’Italia è un popolo di ‘spreconi’.

Ammonterebbe, infatti, a oltre 15 miliardi il valore del cibo sprecato. Di questa cifra, ben l’80% è nelle nostre case, mentre il restante appartiene alla filiera.

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Proprio oggi TooGoodTooGo lancia un hashtag importante: #ilcibononsibutta. Con lo scopo di invitare tutti a porre un’attenzione maggiore all’impiego di risorse alimentari, al loro utilizzo e alla loro conservazione.

“Allora anche tu, oggi 5 febbraio, aiutaci a condividere questo messaggio e fai la tua piccola o grande azione antispreco: inventati una ricetta con qualcosa che ti è rimasto nel frigorifero, invita degli amici a cena per evitare di buttare eventuali avanzi, fai una spesa più consapevole, salva una Magic Box o semplicemente – condividi un tuo contributo sui social utilizzando l’hashtag #IlCiboNonSiButta” – si legge sul loro sito.

Spreco alimentare: come funziona l’app che salva il cibo

Quante volte vi siete chiesti dove va a finire il cibo “in più” dei supermercati? E quello dei ristoranti? Proprio per rispondere a queste domande esiste un’app: TooGoodTooGo. Creata da un team appassionato di Waste Warrior con la convinzione che ognuno possa fare la differenza.

Come nasce il progetto? “Un giorno, alla fine di un buffet, abbiamo visto che un sacco di cibo buonissimo e ancora fresco veniva gettato via… Ecco allora che è nata l’idea di creare Too Good To Go!” – si legge sul loro sito.

L’obiettivo è dunque quello di combattere lo spreco alimentare sia dentro casa sia negli esercizi commerciali. Come funziona? L’app mette in contatto i commercianti di punti vendita che hanno cibo in eccedenza con utenti che intendono comprare il loro surplus. Si prenota una Magic Box, pagandola a un prezzo ridotto e la si ritira in negozio all’orario indicato dallo store.

Il contenuto di ciascuna box non si può conoscere in fase di ordine perché i negozi non possono sapere prima la quantità o il tipo di alimenti che riusciranno a vendere.

Green Symposium 2020