L’insalata in busta nasconde segreti, che è opportuno conoscere. Quando prezzi bassi non è sinonimo di qualità. Perché preferire l’insalata fresca?

L’insalata in busta nasconde segreti, che è opportuno conoscere. Quando prezzi bassi non è sinonimo di qualità. Perché preferire l’insalata fresca?

Insalata in busta, regole di produzione

Dal 2015 sono in vigore le regole di produzione dell’insalata in busta. Un prodotto che fa comodo, veloce, soprattutto per chi non ha tempo di andare a comprare quella fresca.
Fino a poco tempo fa, però, la produzione di questo alimento così utile non era stata regolamentata.
Si tratta, in realtà, di una regolamentazione che riguarda tutta il settore della “quarta gamma”, rappresentato, oltre che dall’insalata (86%), dalle verdure pronte (9%), le crudité (4%) e dalle ciotoline di condimento (2%).
Questa regolamentazione garantisce degli standard minimi di igiene e freschezza degli ortaggi della quarta gamma, ma bisogna ugualmente fare l’attenzione.

Come comportarsi prima del consumo?

Salvaguardare le nostra salute è importante, anche più della comodità nello scegliere il pacchetto di insalata in busta, rispetto a quella fresca.
L’insalata è, infatti, soggetta ad alto rischio di contaminazione batterica.
Allora, prima di consumarla, è fondamentale controllare che la busta non sia stata aperta precedentemente o che non abbia fori.
Allo stesso modo, bisogna controllare la data di scadenza del prodotto e ricordarsi di consumarla il prima possibile, per il veloce tempo di deperimento delle foglie.
Per questo tipo di controllo, ci si deve affidare anche all’olfatto ed al colore che le foglie presentano al momento del consumo.
Alcuni tipi di insalata deperiscono prima ed altri dopo, ma ad ogni modo, bisogna controllare che nessuna foglia sia stata contaminata o sia deperita.
E’ bene, poi, conservarla nel ripiano centrale del frigorifero, dove la temperatura si concentra tra i 2 ed i 4 gradi, e ricordarsi sempre di risciacquare le foglie.

Insalata, perché preferire quella fresca a quella in busta?

L’insalata fresca è estremamente più salutare.
Quella in busta perde rapidamente le vitamine, senza contare che le foglie non sono sterilizzate.
La produzione, poi, implica un grande utilizzo di plastica. Non solo la busta in sé (spesso biodegradabile per fortuna), ma anche tutto il processo di imballaggio prevede un incredibile uso di plastica.
Con l’insalata in busta sprechiamo anche molta più acqua, per la fase del risciacquo (sebbene fondamentale) ed i processi di produzione prevedono un enorme consumo d’energia.
Per questo è molto più salutare ed amica dell’ambiente l’insalata fresca.
Un ultimo mito da sfatare è quello legato al costo.
Generalmente, con i soldi che per acquistare una busta da 250 grammi, si può acquistare un chilo di lattuga fresca!
Non ci sono più scuse.