Con l’arrivo della stagione calda tornano anche le zanzare, fastidiose ma anche pericolose per la salute pubblica: qualche consiglio green per evitare la proliferazione

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Arriva la stagione calda e con essa tornano le “amate” zanzare, che sia in campagna che in città sono un fastidio, ma anche un rischio per la salute: sappiamo infatti che questi insetti possono essere vettori di malattie anche pericolose per la nostra salute. Le istituzioni pubbliche iniziano proprio in questi giorni le disinfestazioni generali in città, ma è necessario anche anche i cittadini si rendano conto dei comportamenti a rischio per la proliferazione della zanzara, soprattutto quella tigre (qui le indicazioni dal Comune di Roma)

Partiamo dal presupposto che l’insetticida non è una soluzione: è un inquinante ed è anche inutile, perchè nella maggior parte dei casi le zanzare sono ormai resistenti. Bisogna quindi agire sulle uova di questi insetti, scoraggiandoli dal deporle sui nostri balconi o nei nostri giardini.

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La zanzara tigre predilige le acque stagnanti: svuotate sempre i sottovasi, gli annaffiatoi e i piccoli recipienti che possono contenere dell’acqua, dalle ciotole degli animali domestici a tutto ciò che può riempirsi d’acqua magari durante la pioggia. Se non potete evitare il ristagno di acqua in grandi o piccoli contenitori, copriteli con dei teli. Trattate le acque nei tombini e nei pozzetti di scarico con prodotti antilarvali biologici o ecologici, registrati e autorizzati dal Ministero della Salute.

Una soluzione biologica e non inquinante per scoraggiare le zanzare consiste nell’usare i fondi del caffè (preferibilmente verde) nei sottovasi delle piante:  studi scientifici hanno stabilito che i chicchi di caffè e gli scarti del caffè contengono sostanze tossiche per la vita delle larve e anche per le femmine di zanzare incinte.

Chi vive in campagna o ha un balcone, può sfruttare anche l’efficacia delle piante anti-zanzara: la citronella , la calendula, l’erba gatta, solo per citarne alcune.