Il nuovo fronte per la battaglia contro l’inquinamento sarà il connubio tra “street art” e Airlite, un’innovativa vernice in grado di assorbire lo smog.

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Hai mai sognato di trasformare le mura della tua città in un purificatore d’aria naturale priva di smog?

Il sogno di  vivere in un ambiente incontaminato e respirare in città la stessa aria che si respira in una foresta è ora più vicino grazie all’azione di Yourban2030 che decora le città del mondo con diverse tecnologie: una di queste è Airlite. Si tratta di una innovativa soluzione “mangia-smog” in grado di purificare l’aria di ambienti chiusi o grandi spazi aperti.

L’idea e lo sviluppo di questa tecnologia sono nati dall’incontro di Massimo Bernardoni, Antonio Cianci e Arun Jayadev. I tre hanno iniziato nel 2013 fondando la start up Advanced Materials e ora dirigono  un’azienda con un fatturato di 3,5 milioni di euro.

Capacità depurative a 360 gradi: la tecnologia adottata da Yourban2030

Tutto questo è possibile grazie all’azione del biossido di titanio presente nella vernice. Questa sostanza si attiva a contatto con la luce, sia naturale che artificiale, e trasforma gli inquinanti presenti nell’aria – azoto e ossidi di zolfo, benzene, formaldeide e monossido di carbonio – in molecole di sale inerte. Il sale crea una pellicola protettiva invisibile sulle pareti che riduce la quantità di calore solare assorbito dagli edifici. In questo modo si risparmia fino al 29% sui costi di condizionamento degli edifici e, allo stesso tempo, protegge l’ambiente con risultati sorprendenti. Una superficie di 100 mq “dipinta” con questi prodotti riduce l’inquinamento atmosferico con la stessa efficacia di un bosco di pari dimensioni.

Inoltre, la tecnologia Airlite è in grado di eliminare anche batteri e virus, come ad esempio dell’influenza H1N1. Tali proprietà sono state dimostrate dall’Università La Sapienza di Roma e dal Guangdong Detection Centre of Microbiology di Guangzhou in Cina. Le conferme  di questi risultati sono arrivate da una ricerca del Virology Research Services della University College of London. La speranza è che Airlite possa essere efficace anche per combattere la diffusione del Coronavirus.

Roma: il murale di Yourban2030 che purifica l’aria come un bosco

Il prodotto è 100% green, ecosostenibile e a bassissimo impatto ambientale.

La vernice si applica a tutti i tipi di superfici ed è efficace sia all’interno che all’esterno. Proprio per la sua versatilità, la vernice “mangia smog” è stata spesso utilizzata per realizzare opere d’arte volte a sensibilizzare il pubblico alle tematiche ambientali.

Il caso più famoso è “Hunting Pollution” realizzato  in Via del Porto Fluviale a Roma, un enorme murale realizzato dall’artista Iena Cruz con la Onlus Yourban2030 (qui il sito ufficiale).

A guidare il progetto è stata l’imprenditrice Veronica De Angelis. Il murale rappresenta un airone tricolore, specie ormai in pericolo di estinzione, mentre va a caccia in una pozza d’acqua inquinata da plastica e rifiuti di ogni genere. L’opera è una chiara denuncia dei problemi ambientali che affliggono il Pianeta e un invito a combattere (come l’airone che lotta per la sopravvivenza) contro l’inquinamento. Un ottimo esempio di come tecnologia, arte e coscienza civile possano contribuire al miglioramento della società in cui viviamo.

Un secondo murale è stato invece realizzato all’interno della Palestra della legalità di Ostia. La tecnologia adottata da Yourban2030 è infatti utile anche per la depurazione dell’aria negli interni. Il soggetto scelto dagli  street artists Solo e Diamond è Naoto, alias “Uomo Tigre“, come simbolo dello sport come alternativa alla vita di strada.

Un talento italiano guida il progetto verso gli obiettivi dell’Agenda 2030

La no profit Yourban2030 è stata fondata nel 2018 dall’imprenditrice Veronica De Angelis che, dopo “Hunting Pollution”, ha ideato Colour4Action, un’iniziativa per unire 90 street artists nella lotta contro il Coronavirus.

Il progetto di sintesi tra imprenditoria ed arte proseguirà a livello mondiale anche grazie alla collaborazione di Frank Ferrante della Ferrante Law Firm. La prossima tappa saranno gli USA.

Nata a Roma nel 1985, Veronica  si laurea in Scienze Politiche proseguendo poi con un Master in Real Estate and Finance. Completati gli studi la giovane imprenditrice decide di impegnarsi a coniugare la sua passione per l’arte con quella per la natura. Durante i 12 anni di attività nell’edilizia, Veronica individua  nel connubio fra street art e tutela ambientale la chiave di volta per realizzare il suo progetto. Questo soprattutto perché i murales sono un linguaggio efficace per trasmettere concetti e raccontare storie. Come tutte le arti, anche la street art permette di affrontare tematiche di varia natura.

“Unire imprenditoria e arte all’insegna della tutela dell’ambiente e del pianeta è possibile, anzi è una sfida che dobbiamo raccogliere e promuovere tutti in prima persona”

spiega Veronica e Angelis.

“Questo è un primo passo, che se impiegato con intelligenza e attenzione, può porre le basi per un futuro realmente verde. Questo è ciò che è all’ordine del giorno nella nostra agenda, con in cantiere una serie di progetti artistici – e non solo – che sveleremo presto”.

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