Il Malawi è il primo dei tre paesi africani che lo sperimenta per primo. Mentre in Ghana e Kenya arriverà nelle prossime settimane. Tutti i dettagli

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha annunciato l’arrivo in Malawi del primo vaccino contro la malaria, una delle malattie più mortali al mondo. Basti pensare che ne muore un bambino ogni due minuti.

L’Oms “accoglie con favore il lancio da parte del governo del Malawi del primo vaccino contro la malaria nell’ambito di un programma pilota storico” – si legge in un comunicato pubblicato a Ginevra. Il vaccino anti malaria, noto come RTS,S, sarà disponibile per i bambini sotto i 2 anni. Il Malawi è il primo dei tre paesi africani che lo sperimenta. Mentre in Ghana e Kenya arriverà nelle prossime settimane.

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Nel mondo, la malaria uccide circa 435mila persone all’anno. In Africa, ogni anno, ne muoiono oltre 250mila bambini. Quelli più a rischio di complicazioni potenzialmente letali hanno meno di 5 anni. Ecco perché, secondo il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus, il vaccino “potrebbe salvare la vita a decine di migliaia di bambini”.

Il vaccino anti-malaria “potrebbe avere un enorme impatto”

Finora il nuovo vaccino ha ottenuto risultati positivi in laboratorio. “Dobbiamo capire se questa soluzione è adatta ad essere usata nel mondo reale. Gli effetti positivi avuti in laboratorio potrebbero essere diversi sul campo” – ha dichiarato Seth Berkley, direttore di Gavi,  the Vaccine Alliance.

La malaria è una malattia infettiva causata da un parassita chiamato Plasmodio. La malaria si trasmette esclusivamente attraverso le punture di zanzare infette (solamente il tipo Anopheles che non è presente in Italia). Queste zanzare sono presenti in Africa, in America Centrale e del Sud ed in Asia. Nel corpo umano i parassiti della malaria si moltiplicano nel fegato e quindi dopo una incubazione variabile infettano globuli rossi – si legge sul sito di Cesmet, Centro di medicina preventiva e tropicale.

“Nonostante la sua modesta efficacia, questo vaccino potrebbe avere un enorme impatto – ha spiegato la dottoressa Mary Hamel, che guida il programma di implementazione del vaccino per l’Oms.

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