Pensate di prendere tutte le informazioni presenti nel vostro cervello e di trasferirle nel cloud. Poi di congelarlo. Impossibile? È quello che promette Nectcome, una società di Boston. Vediamo come

Nectcome è il nome di una società fondata da due ex studenti dell’MIT di Boston, che hanno dichiarato di poter conservare il nostro cervello. Una promessa di vita eterna, insomma, che i due fondatori della startup presenteranno prossimamente agli investitori di Y Combinator, noto startup accelerator della Silicon Valley.

Sono ancora promesse, niente di certo. Quello che i due fondatori di Nectcome hanno in mente è un progetto ambizioso: trasferire tutte le informazioni del nostro cervello all’interno del cloud, e poi? Scopriamolo insieme.

Nectcome: ecco come avverrebbe il processo di “congelamento”

La società di Boston avrebbe elaborato un metodo per conservare alla perfezione il nostro cervello, trasformandolo in vetro ghiacciato. Per far sì che il meccanismo funzioni, si dovrebbe procedere immediatamente nell’istante della morte, perché aspettare anche solo poche ore potrebbe danneggiare alcune sue parti fondamentali.

Quello che Nectcome propone è un processo simile all’eutanasia che metterebbe il paziente in stadio terminale, così da “salvare” il suo cervello per centinaia se non migliaia di anni.

La startup è attualmente in fase di sperimentazione e ha appena testato il meccanismo sul cervello di una donna morta poco prima. Non ci sono però prove scientifiche certe dell’efficacia dei processi di crioconservazione e soprattutto ci sono ancora molte difficoltà da superare a livello legale prima di cominciare a congelare i cervelli con questa nuova tecnica.

Per ora Nectcome ha creato una lista di attesa in cui le persone possono iscriversi e pagare 10mila dollari, che sarebbero risarciti nel caso in cui il cliente dovesse cambiare idea. Fino a ora sono state 25 le persone che hanno fatto richiesta di iscrizione.

La startup di Boston nel frattempo è al lavoro con un team di legali per capire se in California, dove per esempio l’eutanasia è legale, è possibile portare a termine il processo di “vetrifixation”, come viene definito dai fondatori.

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