Un prelievo del sangue può rivelare se una donna è esposta al rischio di tumore al seno: ecco l’ultima ricerca.

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L’ultimo studio in materia di tumori arriva dalla Clarkson University di New York e ha individuato alcuni marcatori che possono agevolare la diagnosi precoce del cancro al seno. Si tratta di biomarcatori proteici che si trovano nel latte materno e che sono in grado di dare informazioni sul rischio di cancro al seno. Come? Basta un semplice prelievo del sangue, a qualsiasi età, per capire se si è esposti alla possibilità di sviluppare neoplasie.

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Finora, di fatto, la mammografia è stato lo strumento principe per la diagnosi di tumore al seno, un esame che si raccomanda sopra i 40 anni. I biomarcatori scoperti, invece, sono rilevabili a qualunque età utilizzando sangue o latte materno. Il latte, infatti, come spiega greenme, contiene grandi quantità di cellule epiteliali e immunitarie oltre alle proteine. E queste forniscono moltissime informazioni sullo stato di salute della donna.

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È chiaro, dunque, come la ricerca sia preziosa per la diagnosi precoce del tumore detto carcinoma duttale invasivo (IDC), uno dei più comuni. La speranza della ricerca, a questo punto, è quella di estendere il medesimo approccio anche per individuare altri tipi di tumore. Questo permetterebbe di monitorare le donne (e il relativo rischio di carcinoma) fin da giovanissime migliorando anche il tasso di sopravvivenza.

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