Si tratta di un libro puzzle, “La mascella di Caino”, uscito per la prima volta nel 1943: 100 pagine piene di omicidi, ma senza un filo logico o temporale, che vanno riordinate

Si chiama “La mascella di Caino” ed è stato scritto nel 1934: il suo autore si faceva chiamare Torquemada, come il sanguinario inquisitore spagnolo, ma in realtà il suo nome era Edward Powys Mathers e lui era un molto meno temibile ma sicuramente più arguto cruciverbista dell’Observer.

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Mathers scrisse questo libro in forma di enigma: nelle 100 pagine si susseguono una serie di omicidi, ma senza una linea causale o temporale. Sta al lettore capire chi ha ucciso chi, staccando le pagine e poi ricostruendo il libro secondo la sua personale teoria.

Ve lo anticipiamo subito, non è semplice: a quanto pare solo 3 persone al mondo ci sono riuscite, di cui una sola nel nostro secolo. Il libro è stato infatti ristampato in Inghilterra nel 2019 e un attore comico, John Finnemore, riuscì a trovare la soluzione mettendo in fila gli eventi nel modo corretto (le altre due furono S. Sydney-Turner e W. S. Kennedy).

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Il libro è poi tornato al successo grazie all’appassionato interesse di Sarah Scannell, una documentarista americana che ha sempre coltivato il sogno di risolvere l’enigma di Torquemada: la ragazza ha iniziato le sue indagini tramite il suo profilo TikTok e in poche settimane i suoi video sono diventati virali, così come l’hashtag #cainsjawbone (dal titolo inglese), la famosa mascella di animale con cui Caino avrebbe assassinato Abele e che simboleggia quindi il primo omicidio del mondo.

In Italia il libro è stato appena ristampata, in una bellissima edizione illustrata con pagine staccabili, da Mondadori: la copertina è quella originale di Tom Gauld e l’introduzione è firmata dal mitico Stefano Bartezzaghi.

Nemmeno la traduzione dell’originale inglese è stata una passeggiata: Mondadori si è affidata ad un collettivo di traduttori dalle identità volutamente opache, The Crime Badger, in modo che non potessero essere infastidit* dalle domande dei lettori. Anche i traduttori infatti hanno dovuto chiedere l’aiuto dell’unico solutore vivente, John Finnemore, perchè districarsi nel labirintico mondo di Torquemada non era semplice: l’autore ha inserito infatti citazioni e rimandi alla cultura letteraria e popolare della sua epoca, gli anni ’30, che non fanno che complicare e rendere più difficoltosa la comprensione dell’insieme.

Mondadori, come già venne fatto nel 1943 e nel 2019 dai rispettivi editori de La mascella di Caino, ha indetto un concorso mettendo in palio un buono da 500 euro per chi riuscirà a trovare la soluzione (qui i dettagli del concorso): l’unica certezza è che una soluzione c’è, è univoca ed è da ritrovare in un numero di possibili combinazioni che è pari a una cifra lunga 158 numeri