Meglio di un tampone rapido: secondo l’ultima ricerca, l’analisi della voce permetterebbe di diagnosticare il virus.

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Più sicura dei tamponi antigenici: l’analisi della voce, secondo una ricerca italiana, permette di diagnosticare il Covid-19. A sostenerlo è uno studio firmato dall’Università Tor Vergata di Roma e dall’Ateneo di Pavia che sono ricorsi all’Intelligenza Artificiale. Attraverso sofisticate tecnologie di AI, infatti, è possibile capire se una persona ha contratto il Coronavirus con un’affidabilità del 90%.

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Analizzare la voce sarebbe, quindi, uno strumento di diagnosi addirittura più efficace degli ormai comuni tamponi rapidi. Pubblicato sul ‘Journal of Voice’, lo studio italiano spiega come l’intelligenza artificiale è capace di intercettare le anomalie della voce. Tali variazioni sarebbero, dunque, in grado di rilevare se una persona è sana, ha contratto il Covid o se è in fase di Long Covid.

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Il virus, infatti, modificherebbe la voce intervenendo sull’apparato respiratorio e sui suoi muscoli così che tale modifica ne diviene sintomo. Il software di Intelligenza Artificiale, quindi, riconoscerebbe la variazione dalla sola lettura di una sequenza di parole e vocali. Intervallata da colpi di tosse, l’analisi attua una serie di algoritmi che considerano i parametri della voce interessati dalla malattia.

L’obiettivo a questo punto è arrivare allo sviluppo di una applicazione per smartphone che possa diventare a tutti gli effetti strumento di diagnosi.

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