In Italia si profila all’orizzonte la terza somministrazione del vaccino, pensata soprattutto per combattere la variante Delta

E’ stato confermato dal Ministro Speranza che anche in Italia verrà somministrata una terza dose del vaccino antiCovid, iniziando dalle persone estremamente fragili per proseguire poi con over 80, residenti delle RSA e via così, seguendo più o meno le linee guida usate per somministrare le prime dosi.

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Cosa dobbiamo aspettarci dalla terza dose di questo vaccino? Per ora è necessario guardare all’estero, nei paesi che la stanno già somministrando, come ad esempio Israele, che ha deciso di estenderla a tutti, partendo dagli over 60.

Di base partiamo dall’assunto che a fronte dei milioni di vaccini effettuati in tutto il mondo, le reazioni avverse sono eventi estremamente rari. In Israele, secondo un sondaggio condotto dall’assicurazione sanitaria Clalit e diffuso i primi di agosto, l’88% delle persone che ha ricevuto la terza dose ha avuto gli stessi effetti collaterali della seconda. Il 10% ha riportato di aver subito reazioni avverse peggiori, in totale il 31% ha lamentato disagi vari, tra cui il più ricorrente è stato il dolore nella sede dell’iniezione.

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Sul tema si è espresso anche l’esperto di immunologia, virus e vaccini Mark Slifka dell’Oregon Health and Science University: dopo aver esaminato i dati israeliani, si è detto ottimista sul fatto che la terza dose non porterà problemi particolari, anche perchè arriverà diversi mesi dopo la seconda, a sistema immunitario ormai “stabilizzato”.

Insomma, il cosiddetto “booster” che verrà somministrato anche in Italia per combattere la contagiosa variante Delta sembra efficace e sicuro così come le prime due dosi: una buona notizia per chi inizia a vedere all’orizzonte la scadenza del green pass, che al momento è fissata a 12 mesi.