Uno studio ha messo in relazione l’emicrania dopo cena con i solfiti contenuti nel vino: ecco cosa controllare in etichetta.

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Il mal di testa è sempre una gran scocciatura ma soprattutto la sera, dopo aver cenato, può compromettere anche l’intera notte. Ora, uno studio de il Salvagente mette in correlazione l’emicrania serale con l’assunzione di vino e consiglia di leggere bene l’etichetta. A generare il mal di testa, infatti, contribuiscono i solfiti che vengono aggiunti al vino ormai con una certa abbondanza.

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Queste sostanze, presenti anche in maniera naturale, spesso si aggiungono anche per preservare aroma e colore della bevanda. Tali additivi hanno anche azione antisettica, quindi prolungano la durata della bottiglia. Il lato negativo, però, è dato dalle possibili conseguenze che i solfiti possono ingenerare nell’organismo. In particolare, alterano l’assorbimento della vitamina B1 e modificano l’ossigenazione nel sangue; da qui, l’emicrania.

Se, dunque, dopo aver bevuto uno o più bicchieri di vino subentra il mal di testa la ragione è da ricercare nelle abitudini a tavola. Per capire se il vino acquistato contiene solfiti aggiunti, è bene dare un’occhiata all’etichetta su cui tali sostanze sono identificate da alcune sigle. Ecco quali sono i numeri da cercare per anidride solforosa e solfiti: E220, E221, E222, E223, E224, E226, E227, E228 (fonte ilsalvagente.it).

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Articolo di Paola M. Farina

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