Da due secoli e mezzo la lettera si trovava negli archivi della Royal Society, con un errore di datazione che l’aveva resa “invisibile” agli occhi degli studiosi

loading

Un ritrovamento incredibile, che sta facendo parlare il mondo intero: stiamo parlando della lettera “eretica” di Galileo Galilei, un documento straordinario, autografo, con il quale lo studioso metteva in discussione la dottrina della Chiesa, secondo cui era il Sole a orbitare attorno alla Terra e non il contrario.

La lettera è straordinaria anche per le circostanze del suo ritrovamento: si trovava, da due secoli e mezzo, nella biblioteca della Royal Society di Londra, dove era stata erronamente datata ed era quindi sfuggita agli studiosi. E’ stato l’italiano Salvatore Ricciardo, dell’Università di Bergamo, a trovare la lettera per puro caso, sfogliando il catalogo online della biblioteca per tutt’altri motivi.

La lettera è importantissima sotto il profilo storico perchè permette tra l’altro di ricostruire i fatti in modo più preciso: scritta da Galileo all’amico matematico Benedetti Castelli nel 1613, sosteneva tra le altre cose che la ricerca scientifica dovesse essere libera dal controllo religioso ed è costellata di cancellature e correzioni. Si tratta della versione originale della lettera, che venne poi inviata dal frate domenicano Niccolò Lorini all’Inquisizione: Galileo sostenne poi che quella lettera fosse stata modificata dallo stesso frate e mostrò ad un amico una versione molto meno provocatoria. Dall’analisi della scrittura successiva, fu comunque chiaro che le correzioni erano state fatte dallo stesso Galileo.

Nel 1633 Galileo venne condannato per eresia: oggi, grazie alla scoperta di un nostro connazionale, possiamo dire di conoscere un po’ meglio la sua storia.

passaporto culturale