Nata nel 2011 negli Stati Uniti, in Italia ha trovato terreno fertile: già 350 quartieri sono nella mappa di Next Door, l’app di quartiere che permette di creare community private e sicure

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E’ già attiva in 2000 quartieri in Europa e nel mondo: ora Next Door, l’app di quartiere leader sul mercato, è arrivata anche in Italia.

Lo scopo di Next Door è quello di creare community di quartiere in modo da sentirsi più sicuri a casa propria e migliorare la qualità della vita: un sistema per combattere l’alienazione della vita cittadina, dove a volte si tende a chiudersi la porta alle spalle ed escludere il mondo che ci circonda.

Usare Next Door è facile: si scarica gratuitamente l’app per iOS o Android e si verifica il proprio indirizzo localizzandosi. Da quel momento si entra a far parte di una community online privata e sicura, che può essere usata per fare domande sui servizi del quartiere, conoscersi, scambiarsi consigli e trovare soluzioni ai problemi di tutti i giorni.

In Italia sono stati tracciati già più di 350 quartieri e 30.000 vicini in tutta Italia stanno usando Nextdoor: visitando il sito nextdoor.it si può verificare se il proprio quartiere è già stato aggiunto alla mappa, in caso contrario si può diventare il membro fondatore e portare l’app nel proprio palazzo/quartiere.

Gli italiani, secondo una ricerca di Research Now, sono naturalmente predisposti ai rapporti personali e alla creazione di comunità: per questo l’azienda, lanciata nel 2011 negli Stati Uniti, ha pensato di espandersi anche nel nostro paese dopo aver già toccato Gran Bretagna, Francia e Germania.

Next Door punta a ricreare il vicinato compatto e collaborativo che molti ricordano nella propria infanzia: la vita moderna ha allontanato le famiglie, ma la tecnologia può riavvicinarle.

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