Il team di ricercatori di Delfini del Ponente ha fatto centro: ha avvistato nel mar Ligure la rara Tartaruga Liuto, specie considerata vulnerabile e molto affascinante. Conosciamola meglio!

Quando i biologi marini, i ricercatori o i semplici appassionati escono in mare per avvistare i cetacei o altri animali marini hanno sempre, nel profondo, la speranza di incontrare qualche specie rara. Quel brivido, quella fiammella di emozione che resta viva nel cuore ogni volta che si solcano le onde in mare aperto. E questa volta la stretta allo stomaco di agitazione è diventata reale perché il team di ricercatori di Delfini del Ponente ha trovato il suo “diamante grezzo”: la tartaruga liuto!

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L’incontro con la tartaruga liuto

La Tartaruga Liuto è proprio quel tipo di avvistamento: raro, inaspettato, sorprendente e che regala un tuffo al cuore. “Ci trovavamo a circa un miglio dalla costa durante una delle nostre solite uscite per il monitoraggio della fauna marina costiera con il progetto di Delfini del Ponente in Liguria – racconta Elena Fontanesi, biologa e vice-presidente – Quando appena prima del Porto di Aregai in provincia di Imperia, abbiamo notato una macchia nera in mare e ci siamo avvicinati con il gommone convinti fosse un sacchetto di plastica da raccogliere”. E invece no. Mano a mano che il team di ricercatori si avvicinava quella sensazione di aver incontrato la propria “balena bianca” si faceva più forte. Quello non era affatto un sacchetto dell’immondizia: era una tartaruga liuto.

Era la prima volta che la vedevamo. In tanti anni di studi, ricerca e monitoraggio in mare non ci era ancora capitato di osservarla così da vicino ed è stato stupefacente. Un po’ come osservare un animale preistorico e spesso ai giovani appassionati parliamo della tartaruga liuto come del dinosauro del mare!”. L’entusiasmo dei ricercatori di Delfini del Ponente è palpabile. Del resto gli avvistamenti nel Mar Mediterraneo non sono poi così comuni, soprattutto per quanto riguarda gli animali vivi.

Le caratteristiche della Tartaruga Liuto: conosciamola meglio

La Tartaruga Liuto è la più grande al mondo e può anche superare i 2 metri di carapace arrivando anche a pesare 700 chili. Quella avvistata al largo di Imperia molto probabilmente misurava circa 1 metro e 30 centimetri, nella norma insomma, ma non per questo meno stupefacente!

Questa specie non si riproduce nel Mediterraneo e, nonostante sia una delle tre tipologie di tartarughe che si possono incontrare nel nostro mare (insieme alla Caretta Caretta e alla Tartaruga Verde), la liuto non nidifica qui e quindi è molto raro avvistarla. Questo animale attraversa lo stretto di Gibilterra e arriva nel Mediterrano quasi ed esclusivamente per il foraggiamento. Di cosa va ghiotta la tartaruga liuto? Mangia principalmente organismi planctonici gelatinosi come meduse e tunicati e, per trovarli, spesso si spinge anche in mari piuttosto freddi, fino a latitudini subpolari.

La Liuto è una specie a rischio “vulnerabile”: i pericoli in mare sono tantissimi

Il Mediterraneo è ricco di cibo, ma è anche purtroppo molto pericoloso: tanti avvistamenti di tartaruga liuto riguardano infatti esemplari morti per colpa dei traumi riportati dopo le collisioni con i natanti, oppure con grandi quantità di plastiche ingerite o morte perché impigliate in attrezzature da pesca.

Proprio per questo motivo, per tanti anni la Liuto è stata considerata a rischio di estinzione, ma dal 2013 il suo stato da critico è stato modificato in vulnerabile nella Red List dell’IUCN: “Molto probabilmente l’attenzione nei confronti delle specie marine, tartarughe comprese, è aumentata significativamente negli ultimi anni. Per questo motivo non solo noi ricercatori, ma anche le persone che normalmente si trovano in mare hanno imparato a rallentare la velocità di navigazione in certe aree, a fare attenzione agli incontri con gli animali marini rispettando la fauna e soprattutto a riportare avvistamenti inusuali, fornendo importanti informazioni alla comunità scientifica” spiega Elena Fontanesi.

Ma non basta, la Liuto è comunque a rischio e la popolazione globale in diminuzione perché il numero di nidi in alcune aree del mondo si è drasticamente ridotto, il successo di schiusa delle sue uova è molto basso, anche a causa dei cambiamenti climatici in corso a cui la specie è molto suscettibile, e i piccoli che riescono ad entrare in mare e che sopravvivono sono pochissimi per nidiata. È evidente quindi che è necessario sempre di più che vengano messe in atto delle misure di salvaguardia per la conservazione della specie.

La top 3 delle curiosità sulla Tartaruga Liuto!

  1. È l’unica tartaruga che non è provvista di un vero e proprio carapace corazzato e infatti è conosciuta anche come leatherback turtle ossia tartaruga dal dorso di cuoio per la tipica struttura del dorso. Questo appare un adattamento all’immersione profonda: è infatti l’unica specie che può immergersi fino ad oltre 1000 m di profondità! Ha un carapce coriaceo con 7 creste, più o meno evidenti.
  2. All’interno della bocca, sul palato e nell’esofago ha dei dentelli spinosi rivolti verso l’interno, in modo che la preda ingoiata non esca dalla bocca.
  3. È un animale dalle sembianze e dalle origini preistoriche i bambini possono pensare che sia un dinosauro ed effettivamente l’impressione è proprio quella!