Avete mai sentito parlare di Shark Yoga? Relax si, ma con il brivido

Di questi tempi c’è sicuramente bisogno di rilassarsi: sarà per questo che lo yoga, una disciplina antichissima da sempre molto praticata anche in Occidente, sta attraversando una nuova età dell’oro.

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Se avete mai sentito parlare di Goat Yoga, dello yoga che mescola attività fisica a pet therapy e si svolge insieme alle caprette, oppure dell’Horse Yoga, che sfruttando lo stesso principio fra interagire uomo e cavallo, allora forse siete pronti a scoprire anche lo Shark Yoga.

Di cosa si tratta? Intuirlo è semplice: lo yoga si fa con gli squali, certo non a diretto contatto con loro, per evitare di diventare uno spuntino, ma avendoli a portata di… occhio. Per ora la sperimentazione è partita al Georgia Aquarium di Atalanta, negli Stati Uniti: se avrà successo, potrà essere facilmente replicata negli acquari di tutto il mondo.

La lezione si svolge davanti alla vasca degli squali: complici le luci basse e l’atmosfera avvolgente dell’acquario, trasporta chi sta praticando yoga con la mente sul fondo del mare. Ovviamente si può scegliere la vasca che si preferisce: squali, tartarughe marine, coloratissime meduse. L’importante è entrare in connessione con l’ambiente e rilassarsi.

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Il Georgia Aquarium è noto agli amanti del mare perchè da sempre sfrutta i suoi ambienti per eventi di ogni genere, dai matrimoni alle feste, esaltando la bellezza degli organismi marini. Gli animalisti però sono sempre sul piede di guerra nei confronti di questa come di altre strutture simili: l’anno scorso in particolare, con la morte (sembra per cause naturali) dello squalo balena Trixie, si è riacceso il dibattito sull’opportunità di tenere in vasca esemplari giganteschi come quelli.