Studiare i nostri mari per capire precisamente quanto e come sono inquinati: questo è l’obiettivo del laboratorio hi-tech che si trova a 10 metri sotto il livello del mare, in Liguria, a Golfo dei poeti (La Spezia).

Telecamere digitali, sensori per il monitoraggio dei parametri ambientali e speciali gabbie per lo studio della degradazione delle plastiche e l’assorbimento di sostanze inquinanti in ambiente marino: questi gli strumenti a disposizione dell’innovativo laboratorio, realizzato in collaborazione con ENEA, CNR, INGV, Istituto Idrografico della Marina, Comune di Lerici e Cooperativa Mitilicoltori Associati, nell’ambito del progetto LabMare finanziato dalla Regione Liguria ed installato dal Distretto Ligure delle Tecnologie Marine.

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Non manca ovviamente il cablaggio della struttura, che permette di condividere in tempo reale le immagini e i dati geofisici ed oceanografici acquisiti. Un laboratorio che permette non solo di monitorare cosa accade, ma anche di sperimentare tecnologie all’avanguardia e sensori subacquei sottomarini.

Realizzato grazie alla condivisione di risorse umane, infrastrutture e attrezzature di tutti gli enti di ricerca coinvolti, il laboratorio è posizionato nella baia di Santa Teresa davanti all’omonimo Centro ENEA e fa parte dello stesso progetto scientifico dell’osservatorio sottomarino profondo installato lo scorso anno a circa 600 m di profondità al largo dell’Area Marina Protetta delle Cinque Terre.