Il progetto, dedicato al “Climate Change”, parlerà in tutta Italia di ambiente, con un focus sugli eventi climatici di natura estrema in aumento

Il Treno Verde di Legambiente è partito ieri dalla Calabria, per cominciare il tour italiano in puro stile green. Giunta alla sua trentaduesima edizione, l’iniziativa è promossa da Legambiente e Ferrovie dello Stato, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente.

Il progetto, dedicato al “Climate Change“, parlerà in tutta Italia di ambiente, con un focus sugli eventi climatici di natura estrema in aumento negli ultimi anni.

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Il viaggio prevede 13 tappe nel Bel Paese e si concluderà in Liguria il primo aprile 2020. L’obiettivo è quello di sensibilizzare e informare i cittadini su come contrastare i cambiamenti climatici con azioni e stili di vita più ecosostenibili.

Treno Verde di Legambiente: una mostra a bordo per combattere il Climate Change

Sul Treno Verde si parlerà di educazione ambientale, con incontri a tema per capire come combattere i cambiamenti climatici, soprattutto rivolti ai giovani.

A bordo sarà allestita una speciale mostra didattica e interattiva, divisa all’interno delle quattro carrozze. I passeggeri potranno osservare da vicino le sfide che Legambiente intende intraprendere per affrontare il Climate Change e segnare la fine dell’era delle fonti fossili.

Nella prima carrozza, dal titolo “L’emergenza climatica è globale e interconnessa”, affronterà le cause (modo di produrre energia, mobilità, allevamenti intensivi) e le conseguenze (eventi climatici esterni, danni, migranti ambientali). Nella seconda, “La soluzione è locale e interconnessa”, si potrà toccare con mano gli effetti dei cambiamenti climatici sui nostri territori grazie alle vertenze e ai conflitti ambientali. Non solo, anche mediante le buone pratiche esistenti. Nella terza carrozza, “Una #rievoluzione ci salverà”, è dedicata ai ragazzi del Fridays for Future che stanno scendendo in piazza da mesi ormai. Nell’ultima, dal nome “Cosa possiamo fare noi“, mostrerà quanto le scelte di ciascuno siano fondamentali. Quanto lo sono, d’altronde, anche informazione e impegno diretto.

progetto ReBUS