Roma, Ciampino, Artena, Fiumicino ed alcuni comuni della Valle del sacco hanno fatto registrare valori inquietanti di polveri sottili

Lazio maglia nera per la qualità dell’aria: è quanto emerge durante il convegno “Qualità dell’aria: gli attori, la normativa e le responsabilità sul territorio”, organizzato da Assogasliquidi–Federchimica e Ancitel Energia e Ambiente, un ritratto piuttosto inquietante della qualità dell’aria nel Lazio, in particolare a Roma e nelle sue vicinanze.

Lo sostiene il CNR Lazio, che ha lanciato l’allarme affermando che nella Capitale d’Italia la concentrazione media di ossido di azoto, nel 2018, si è attestata intorno ai 43 μg/m3, ben al di sopra del limite di legge (fissato a 40 μg/m3. L’Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) del Lazio ha poi segnalato una concentrazione critica di ossido di azoto nel comune di Ciampino, in alcuni Comuni della Valle del Sacco in prossimità dell’autostrada e nei comuni di Artena e Fiumicino.

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Il Lazio è maglia nera per l’inquinamento: ecco perchè e dove intervenire

Brutte notizie dunque per la Regione Lazio, dove l’inquinamento è causato principalmente da riscaldamento domestico e traffico veicolare: occorre quindi, anche a livello politico, incentivare l’acquisto di macchine ecologiche (elettriche, ibride o alimentate a GPL o GNL) e disincentivare il riscaldamento tramite biomasse legnose, quindi caminetti e pellet.

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