La pandemia di coronavirus ha colpito pesantemente il mondo delle bocce, con oltre 250 morti tra tesserati e soci e più di 8 milioni di euro stimati di perdite tra la Federazione e le bocciofile. Il grido d’aiuto arriva dal presidente della Federazione Italiana Bocce (Fib) Marco Giunio De Sanctis. “Siamo in grossa difficoltà per quanto riguarda le società. Abbiamo avuto oltre 250 morti tra soci e tesserati. Solo nella provincia di Cremona abbiamo 37 morti tra i tesserati, soci e agonisti, la situazione è tragica perché le persone più vulnerabili sono le persone anziane, su cui noi incentriamo la nostra attività sociale e promozionale. Tantissimi contagi e decessi anche in Lombardia, meno in Emilia Romagna, abbastanza in Piemonte, un po’ in Marche e Veneto. Ho perso tanti amici e temo che alla fine saranno anche di più. Del resto giocano a bocce un milione di persone, i tesserati sono circa 100mila, e l’85% va dai 50 agli 80 anni”, ha spiegato De Sanctis all’Adnkronos.  

“Io ho fatto una relazione al Coni, al Cip ed ho scritto al Ministro direttamente, spiegando che lo sport è tutto uguale, lo sport è sport, è benessere psicofisico ed è agonismo per tutti. Ci sono sport come le bocce, uno sport millenario che chiunque al mondo ha giocato, che non è considerato. Viene visto solo come uno sport degli anziani, che hanno comunque inciso tanto nel nostro movimento ma per la terza fascia di età rappresenta un benessere, ma allo stesso tempo noi abbiamo tanti giovani, l’alto livello è basato sui 20-30, massimo 45 anni”, ha sottolineato il presidente della Fib che ha fatto anche la stima delle perdite.  

“La bocciofila è un centro anche di convivialità ed ha perso tanto perché al suo interno ha un centro ristoro e chiudendolo ha perso la principale forma di sostentamento. I danni ammontano ad 1,5 milioni di euro della Federazione centrale, dove noi abbiamo come autofinanziamento il 61% delle entrate che vengono dalle tasse gara (10mila gare l’anno una parte per i premi, una per le società organizzative ed una per la Federazione). Inoltre le società oltre ai premi gara hanno perso con i punti ristoro circa 7 milioni di euro. Un danno rilevantissimo. Aspettiamo degli aiuti che siano il più possibile tangibile ed equi. Ogni sport ha avuto dei danni”, ha aggiunto De Sanctis.  

Il presidente della Fib spera di poter chiudere la stagione dell’Alto livello dopo aver dovuto cancellare due mondiali e un europeo. “Quest’anno abbiamo annullato tutte le gare, avevamo due Mondiali e un Europeo con dirette Rai, è un peccato, li posticiperemo, ma l’importante è riprendere. Avevamo i mondiali giovanili a Roma, i Mondiali di volo ad Alassio, gli Assoluti Italiani sempre a Roma e l’Open europeo ad Olbia della boccia paralimpica, ma li riprogrammeremo. Io mi auguro di concludere l’Alto livello, il campionato italiano che si gioca andata e ritorno come il calcio. Visto che mancava una giornata più i playoff e i playout, spero di poterlo concludere perché poi consente di andare a fare la Coppa Europa. Il nostro è uno sport individuale e di squadra. Abbiamo ipotizzato nel mese di settembre di finire alcune cose, dopodiché parliamo della prossima stagione che dovrebbe iniziare il 1 ottobre, ma la potrei differire al 1 gennaio e concludere quella attuale. E’ una decisione del Consiglio federale, ma vediamo prima le decisioni del Governo”.