‘… e poi? Scegliere il futuro’ è il libro di Edizioni Ambiente, in uscita giovedì 16 settembre, firmato a quattro mani dall’agroeconomista Andrea Segrè e dalla patologa vegetale Ilaria Pertot, entrambi accademici ed esperti di strategie di sviluppo sostenibile. 

I protagonisti del romanzo, Elisa e Carlo, sono uniti da un’amicizia che si alimenta della passione comune per la natura e la tutela dell’ambiente. Poi alcuni eventi inattesi scatenano il cambiamento: l’irruzione in scena di un ragazzo scombina le dinamiche del dialogo fra Elisa e Carlo, mentre una pandemia mette in crisi il Pianeta e le sue certezze.  

“Attraverso i tre protagonisti – spiega Ilaria Pertot – abbiamo raccontato il malessere e lo stallo in cui la nostra società si trova di fronte alla catastrofe imminente del cambiamento climatico, ma anche le possibili vie di uscita. La crisi, rappresentata nel racconto da qualcuno che rompe gli schemi e nella nostra quotidianità da una pandemia che ha sconvolto il mondo, è l’opportunità per fermarsi e scegliere con consapevolezza il futuro che vogliamo”.  

“La buona notizia, oltre alla voglia di leggere e di scrivere delle persone – dichiara Andrea Segrè – è la grande consapevolezza rispetto alle emergenze globali e alle soluzioni per affrontarle. Ora la palla sta nel campo delle istituzioni e della politica per favorire l’adozione di misure concrete che portino l’umanità ad adottare stili di vita equilibrati e sostenibili, prima che sia troppo tardi”.  

Realizzato con la prefazione dello scrittore Gian Mario Villalta, il libro viene presentato in anteprima a pordenonelegge domenica 19 settembre (alle 11, Spazio Gabelli).  

Il libro è un grande esperimento di crowd foresight, previsione collettiva del futuro, incrociato a una mobilitazione di crowd writing, scrittura collettiva. Andrea Segrè e Ilaria Pertot hanno, infatti, coinvolto 642 lettori non solo nella scrittura (crowd writing), ma anche in più ampio progetto di ricerca e di comunicazione scientifica (crowd foresight) per coinvolgere e sensibilizzare i cittadini sui grandi temi che riguardano il futuro dell’umanità cercando di cogliere nella crisi attuale un’opportunità di cambiamento degli stili di vita: dal lavoro alla mobilità, dalla produzione al consumo, dal tempo libero al turismo.  

Il foresight, eseguito attraverso una indagine con sistema Keyphrase Digger (messo a punto da Moretti et. al. della Fondazione Bruno Kessler, Trento), è un processo partecipativo che permette di raccogliere e analizzare informazioni che aiuteranno a immaginare e costruire una visione di futuro a medio-lungo termine. L’obiettivo non è quello di fare profezie su uno scenario futuro, come se fosse predeterminato, ma considerare il futuro come qualcosa che possiamo creare o modellare, quindi influenzare con i nostri comportamenti e le scelte del quotidiano. In questo modo le visioni di 642 lettori intorno a 7 scenari futuri sono state elaborate basandosi su un totale di 157.151 parole e 979.908 caratteri.  

E poi c’è la scrittura collettiva, il crowd writing, che si è incrociata alla previsione di futuro. Centinaia di lettori hanno inviato il loro finale, le ultime pagine del libro, che esce quindi con 10 finali diversi : quello degli autori stessi, innanzitutto: e spiega perché ‘cambiare’ è urgente. ‘Da dove si comincia? Per esempio da se stessi …’. Ma ci sono altri 9 finali: 9 sliding doors arrivate dai lettori che spiegano che si può ‘fare una scelta’ ma anche ‘sorprendersi’, ‘fuggire’, ‘migliorare’.