Gli italiani sono a favore della costruzione di impianti eolici o fotovoltaici vicino al proprio domicilio. Altro che sindrome Nimby (acronimo che sta per ‘Not in my backyard’, non nel mio giardino), i vantaggi anche economici delle rinnovabili sembrano mettere d’accordo i nostri connazionali che sì, quell’impianto lo vogliono, anche sotto casa. Almeno stando a questo nuovo sondaggio realizzato da YouGov secondo il quale il 74% degli italiani sosterrebbe la costruzione di nuove turbine eoliche vicino a dove vive, mentre ancora di più (82%) sosterrebbe la costruzione di un parco solare locale, dove i pannelli sono installati sui campi. Questi sono alcuni dei più alti livelli di supporto in Europa. 

I risultati mostrano anche una forte opposizione alla costruzione di nuove centrali elettriche a petrolio o gas in Italia (81%), che è stata la più alta opposizione nei 10 paesi presi in esame. Il sondaggio ha anche rivelato un enorme interesse non sfruttato per le ‘cooperative energetiche’, dove gruppi di vicini possiedono turbine eoliche o pannelli solari e generano la propria elettricità. Il 75% degli intervistati ha affermato che se una cooperativa energetica venisse creata una nella propria zona sarebbe propenso ad unirsi. Infine, l’84% degli italiani vorrebbe che tutti i nuovi edifici siano dotati di pannelli solari, il supporto più alto in tutta Europa. 

Il sondaggio è stato commissionato dalla European Climate Foundation e condotto da YouGov, accompagnando il lancio di una nuova dichiarazione di 185 gruppi per il clima che fanno parte del Climate Action Network in Europa in vista della conferenza sul clima Cop26 a Glasgow. La dichiarazione, che sarà lanciata mercoledì 20 ottobre, chiederà ai governi di avviare un “dispiegamento senza precedenti di energia eolica e solare” per evitare il collasso climatico. 

“I risultati del sondaggio confermano che neanche la pandemia ha cambiato il consenso che le rinnovabili e la lotta al climate change incontrano tra i cittadini italiani – commenta Edoardo Zanchini, vicepresidente Legambiente – Dobbiamo accelerare rispetto a queste sfide e il Governo Draghi dovrà approvare un ambizioso nuovo Piano energia e clima e intervenire su tutte le barriere nelle autorizzazioni che ancora incontrano in tutta Italia i progetti di produzione di energia da rinnovabili. Inoltre, le risposte dei cittadini sono interessanti per come la condivisione di energia da rinnovabili è vista positivamente e può rafforzare il consenso nei territori per gli impianti eolici e solari, per questo chiediamo un rapido recepimento della Direttiva Red II.”