Si chiama “Il sentiero” ed un Centro di educazione ambientale a Poggiodomo, il comune più piccolo dell’Umbria, a circa 1.000 metri nel cuore della Valnerina, immerso nell’area naturalistica del Coscemo-Aspra e a pochi chilometri dal Parco nazionale dei Monti sibillini. Era una scuola che non aveva più abbastanza bambini per riempire le proprie classi, e così si è reinventato offrendo un luogo di studio, attività educative, campi di volontariato e centri estivi. Ma dove non è arrivato lo spopolamento dei piccoli centri rischiano di arrivare le conseguenze del terremoto prima e del coronavirus poi. 

Nel 2016 con il primo terremoto, “Il Sentiero” è stato un luogo sicuro dove ospitare persone e anche adesso, con la pandemia, le riunioni possono essere fatte nell’ampia sala areata e sanificata: qui sono stati organizzati i consigli comunali. La grande cucina è a disposizione dell’associazione che organizza le feste del paese. Ma le attività, proprio a causa della pandemia e dei lockdown, hanno subito, invece, un vero e proprio blocco, con serie conseguenze economiche. 

Per continuare a essere un punto di riferimento per il territorio, il Centro vuole puntare su un progetto di ospitalità diffusa, il miglioramento della gestione dei rifiuti, e ad aumentare l’efficienza energetica della struttura. Per farlo, ha calcolato di aver bisogno di 15,5mila euro.  

Finora ne ha raccolti oltre 4mila grazie alla campagna di crowfunding di Legambiente ed Enel, “Alleva la speranza +”, dedicata alle imprese che risiedono nelle zone del Centro Italia colpite dai terremoti del 2016 e del 2017 e ora rese ancora più fragili dalla pandemia da Covid-19. Grazie alle donazioni arrivate attraverso la piattaforma PlanBee, quelle di Enel e di Legambiente, il rifugio ha dunque raccolto il 26% dell’importo necessario, ma ha ancora un po’ più di un mese per riuscire a centrare l’obiettivo. 

“Con il contributo di Alleva la speranza + vorremmo migliorare l’efficienza energetica della struttura, soprattutto per quanto riguarda l’illuminazione – spiega Brigida Stanziola, coordinatrice delle attività educative del Centro di educazione ambientale Il Sentiero di Poggiodomo – realizzare un albergo diffuso, coinvolgendo i residenti che hanno case vuote; promuovere una campagna informativa ‘Poggiodomo libero dai rifiuti rivolta sia agli abitanti che ai turisti, per sostenere il Comune nella corretta gestione della raccolta differenziata. Tre azioni concrete per promuovere un’economia locale fondata sulla sostenibilità ambientale, che avranno nel Cea di Poggiodomo il loro punto di forza”. 

Tutti possono contribuire affinché il centro, il cui laboratorio a servizio del parco geologico della Valnerina attira tanti studenti, in particolare quelli della facoltà di Geologia che ogni anno vengono qua a organizzare i loro campi, continui le proprie attività.