Seduta altalenante per le borse europee che, dopo aver pagato pegno ai dati relativi l’incremento dei contagi e dei lockdown, nella seconda parte sono state spinte dall’annuncio che il via libera al vaccino da parte dell’EMA, l’agenzia europea per i medicinali, potrebbe arrivare prima di Natale. L’agenzia ha fatto sapere che il meeting è stato anticipato dal 29 al 21 dicembre “dopo aver ricevuto nuovi dati” da Pfizer e da BioNTech. 

Sul Ftse Mib, che ha chiuso a 21.935,05 punti (+0,81%), spicca, in negativo, il -1,98% di Pirelli. La società ha collocato un prestito obbligazionario infruttifero di interesse “senior unsecured guaranteed equity-linked” per 500 milioni con scadenza al 2025. Il prezzo di conversione sarà di 6,235 euro per azione, incorporando un premio del 45% al di sopra del prezzo di riferimento (4,3 euro). A penalizzare l’azione è la precisazione che i Joint Global Coordinators hanno effettuato, “al fine di facilitare le operazioni di copertura da parte dei sottoscrittori delle obbligazioni”, un collocamento di azioni (c.d. accelerated bookbuidling) a 4,3 euro (oggi il titolo ha terminato gli scambi a 4,4 euro). 

Positiva invece Telecom Italia (+0,31%) che ha annunciato l’aggiudicazione, da parte del consorzio formato da TIM S.A., Telefônica Brasil e Claro, del processo di vendita competitivo per l’acquisto delle attività mobili del Gruppo Oi. Il valore complessivo dell’operazione ammonta a 16,5 miliardi di Reais (circa 2,7 miliardi di euro) a cui si aggiunge il corrispettivo offerto al Gruppo Oi, di circa 819 milioni di reais (circa 134 milioni di euro), come valore attuale netto (NPV) per i Take-or-Pay Data Transmission Capacity Contracts. 

Il day-after il tonfo di oltre 6 punti percentuali, +3,03% di Atlantia. Il Cda della holding ha deliberato la scissione del 33% del capitale sociale di ASPI e il conferimento del restante 55% in Autostrade Concessioni e Costruzioni da quotarsi in Borsa con la contestuale uscita di Atlantia dal suo capitale mediante cessione ad un nucleo stabile di azionisti da identificarsi entro il 31 marzo 2021. 

Tra le performance migliori troviamo anche CNH Industrial (+3,15%) promossa da Deutsche Bank a “buy” dal precedente “hold”, STMicroelectronics (+4,25%) e Mediobanca (+3,29%). 

Dal fronte titoli di Stato, lo spread Btp-Bund ha messo a segno un rosso di quasi tre punti percentuali scendendo a 109 punti base. (in collaborazione con money.it)