Come da copione, nella riunione di oggi della Banca centrale europea l’istituto guidato da Christine Lagarde ha confermato il costo del denaro e potenziato gli stimoli alle economie di Eurolandia. In particolare, spicca l’aumento di 500 a 1.850 miliardi di euro degli acquisti di titoli del programma Pepp, che sarà prolungato di nove mesi almeno fino a marzo 2022, e la proroga della terza tranche di Tltro, le operazioni di liquidità di lunga durata, con condizioni più favorevoli e durata che passa da giugno 2021 a giugno 2022. 

Il mancato focus da parte del n.1 sul cambio eurodollaro lo ha fatto salire a 1,21263 (+0,39%) mentre lo spread Btp-Bund ha segnato una contrazione di un punto percentuale a 114 punti base. Nuove indicazioni positive per la carta italiana sono arrivate dai rendimenti ai minimi storici registrati nell’asta di Btp a 3 e 7 anni: il primo, collocato per 2,75 miliardi (richieste a 3,879 miliardi) ha segnato un rendimento in contrazione di 11 centesimi al -0,3% mentre il secondo, allocato per 3 miliardi (domanda a 4,193 miliardi), ha visto il rendimento arretrare di 16pb allo 0,19%. 

A Piazza Affari il Ftse Mib ha chiuso di poco sopra la parità (-0,25% a 21.915,51 punti) grazie alla spinta arrivata dal Brent che, tornato sopra quota 50 dollari al barile per la prima volta da marzo, ha permesso al terzetto formato da Saipem, Tenaris ed Eni di chiudere rispettivamente in rialzo del 2,81, dell’1,52 e dell’1,05 per cento. 

Bene anche Enel, che ha terminato con un +1,11%, e Prysmian (+1,16%), su cui Goldman Sachs ha alzato il prezzo obiettivo. Chiusura piatta per Exor (+0,07%), che ha annunciato di aver siglato un accordo con Hermes International per investire nel gruppo cinese del lusso Shang Xia. In particolare, Exor investirà circa 80 milioni in Shang Xia attraverso un aumento di capitale riservato, che permetterà di acquisire la quota di maggioranza della Società. 

Tra le performance peggiori troviamo il -3,43% di Pirelli, il -2,78% di Leonardo ed il –1,67% di STMicroelectronics, con quest’ultima ancora penalizzata dal warning sui conti annunciato ieri. In rosso anche UniCredit (-1,61%) nel giorno del Cda chiamato a valutare il profilo del successore di Jean Pierre Mustier. (In collaborazione con money.it)