Giornata tutta in positivo per le borse europee. Ma, come spesso accade, a salire non sono solo i listini azionari: anche asset class che dovrebbero muoversi in direzione opposta rispetto ai listini azionari, come l’oro, fanno registrare un forte rialzo (nuovo massimo storico a 2.055,79 dollari l’oncia). 

Giornata di shopping anche sul petrolio: in corrispondenza della chiusura dei listini europei, un barile di Brent quota 46 dollari,+3,6% sul dato precedente, mentre il WTI, il greggio statunitense, sale del 3,86% a 43,3 dollari. Oggi a favorire gli acquisti ci ha pensato l’aggiornamento relativo gli stock a stelle e strisce, scesi nell’ultima settimana di 7,4 milioni di barili, oltre il doppio rispetto alle stime. 

L’eurodollaro, in rialzo dello 0,73% a 1,18885, è spinto dai dati sotto le stime arrivati dalla società ADP, secondo cui a luglio le buste paga del settore privato statunitense sono aumentate di “appena” 167 mila unità, contro i +1,2 milioni stimati. 

A Milano, dove il paniere principale ha segnato un +0,64% a 19.740,20 punti, spiccano le performance dei titoli del comparto energetico: Saipem ha terminato con un +6,02%, Tenaris ha segnato un +4,48% ed Eni ha chiuso con un +3,02%. Seduta in deciso territorio positivo anche per Telecom Italia (+3,99%) e Intesa Sanpaolo (+2,27%) all’indomani della pubblicazione dei conti. 

Tra le performance negative spicca il -0,28% di Atlantia, sempre alle prese con le trattative con il governo, il –1,19% di Terna ed il -1,87% di Diasorin. Lo spread Btp-Bund ha registrato un calo dell’1,6% a 148 punti base. (In collaborazione con money.it)