L’anno delle scadenze fiscali 2021 è caratterizzato da numerosi rinvii, dovuti all’emergenza coronavirus, e messi in campo nei mesi scorsi per consentire a famiglie e imprese di affrontare la crisi economia. E sulle date ancora presenti nell’agenda degli appuntamenti con l’erario pesa anche il decreto legge milleproroghe, che potrebbe intervenire con ulteriori proroghe. La fotografia attuale del calendario fiscale comprende: i contributi Inps per i lavoratori dipendenti; il versamento dei contributi previdenziali, relativi all’ultimo trimestre 2020, per i lavoratori domestici: il versamento del bollo relativo alle fatture elettroniche, per le partite Iva, la registrazione dei corrispettivi delle associazioni senza scopo di lucro in regime agevolato.  

10 gennaio: scade il versamento dei contributi previdenziali, relativi all’ultimo trimestre 2020, per i lavoratori domestici.  

15 gennaio: è la volta della registrazione dei corrispettivi delle associazioni senza scopo di lucro, in regime agevolato, attraverso la fatturazione differita relativa al mese di dicembre. 

17 gennaio: vanno versati i contributi Inps per i lavoratori dipendenti, da parte dei datori di lavoro.  

18 gennaio: sono diversi gli appuntamenti previsti per questa giornata, tra cui il termine per la liquidazione dell’Iva mensile. Inoltre i sostituti d’imposta devono versare le ritenute e l’imposta sostitutiva sugli incrementi di produttività. Infine, per le locazioni brevi, è previsto il versamento delle ritenute sui canoni, o sui corrispettivi, pagati o incassati. 

20 gennaio: i titolari di partita Iva sono tenuti a versare il bollo relativo alle fatture elettroniche emesse nel quarto trimestre del 2020 

25 gennaio: le imprese che operano all’estero devono presentare il modello Instrastat.