L’Agcom apre un’istruttoria su Vivendi in base a quanto previsto dalla cosiddetta norma ‘anti-scalate’ contenuta nel Dl Covid da molti vista come una norma ad hoc per salvare Mediaset dal possibile assedio dei francesi di Vivendi. Il Consiglio dell’Autorità oggi ha infatti deliberato a maggioranza l’avvio di una istruttoria in applicazione dell’art. 4 bis del decreto 125/2020, “norma che tutela il principio del pluralismo esterno nel caso di soggetti operanti contemporaneamente nei mercati delle Comunicazioni elettroniche e in quelli del Sic”.  

Di qui l’istruttoria che intende verificare la posizione della società capitanata da Vincent Bollorè “alla luce delle partecipazioni azionarie detenute in Telecom Italia e in Mediaset nonché dei relativi mercati in cui tali società si trovano ad operare” spiega l’Agcom. 

Un braccio di ferro sulla presenza di Vivendi in Italia che ha visto ieri la Commissione europea chiedere alle autorità italiane di chiarire perché le norme anti-scalata contenute nel dl Covid non siano state notificate ai sensi della Direttiva Trasparenza e perché “la procedura, che prevede un periodo di status quo di tre mesi, non sia stata seguita”. Ma il governo italiano ha deciso di tirare dritto e la replica inviata a Bruxelles sostanzialmente spiega che la norma non andava notificata perché non è una regola tecnica. Inoltre la Direttiva citata non si applica ai servizi radio-televisivi.