Sono ben 240 mila le polizze vita ‘risvegliate’ grazie all’attività di incrocio dei dati effettuata dall’Ivass, per un per un controvalore di 4,4 miliardi. E’ quanto emerge da un’indagine dell’Istituto, che prosegue nell’impegno per il risveglio delle polizze dormienti, attraverso l’incrocio dei dati. Nella lettera al mercato inviata oggi, l’Ivass, si legge in una nota, offre alle compagnie assicurative, anche per il 2020, il servizio di incrocio tra i codici fiscali degli assicurati italiani e i dati sui decessi disponibili presso l’Anagrafe tributaria, ”in modo da agevolare la ricerca di polizze non riscosse”.  

Il nuovo incrocio interessa anche le polizze infortuni, che assicurino un capitale in caso di decesso per infortunio. I dati raccolti dall’Ivass, spiega l’Istituto, ”aiuteranno le imprese a individuare e contattare i beneficiari per una pronta liquidazione dei capitali assicurati”.