Nel secondo trimestre del 2020, “con un periodo di gran lunga più lungo di lockdown, è previsto che la produzione” nell’Ue “si sia contratta molto di più” che nel primo trimestre. Tuttavia, i primi dati per maggio e giugno “suggeriscono che il peggio potrebbe essere passato. La ripresa dovrebbe prendere spinta nella seconda metà dell’anno, pur rimanendo incompleta e ineguale tra i diversi Stati”. Lo scrive la Commissione europea, presentando le previsioni economiche d’estate, che aggiornano quelle di primavera limitatamente a Pil e inflazione. 

“Il peggio è senz’altro passato dal punto di vista della pandemia – aggiunge Gentiloni, parlando ai corrispondenti delle tv italiane a Bruxelles – è passato senz’altro dal punto di vista delle cifre del Pil, che hanno avuto una caduta enorme nel primo e nel secondo trimestre di quest’anno e che si riprenderanno nei prossimi. Ma di certo il peggio non è archiviato per quanto riguarda le conseguenze sociali di questa crisi”. “Perché – continua il commissario – abbiamo degli strumenti di protezione in caso di crisi, come la cassa integrazione o strumenti simili in altri Paesi, che non sono strumenti eterni. La risposta immediata utilizza dei paracadute, ma l’unico vero paracadute per evitare che la crisi sociale si accentui in autunno è una ripresa forte dell’economia. Perché l’economia si riprenda ci vuole una grande fiducia, perché l’incertezza non aiuta”.